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Dopo il trionfo di Sinner. Gioia Tennis Club Pistoia: "Così il movimento vola»

Il successo di Jannik Sinner agli Australian Open ha portato entusiasmo nel tennis italiano. Il Tennis Club Pistoia è particolarmente orgoglioso di Andrea Vavassori, finalista nel doppio. La dirigenza elogia entrambi i giocatori per il loro impegno e talento.

Gioia Tennis Club Pistoia: "Così il movimento vola"

L’Italia del tennis è in festa per il successo di Jannik Sinner agli Australian Open, con il tennista piemontese capace di tenere incollato un intero Paese al televisore. Ma c’è chi ha seguito ancor più da vicino il cammino degli atleti italiani a Melbourne, anche quello di Andrea Vavassori: si tratta della dirigenza del Tennis Club Pistoia, alla quale non mancano i motivi per esultare. La Sinner-mania promette di avviare nei prossimi anni alla disciplina un maggior numero di giovanissimi, che sogneranno di ripeterne le gesta. Un probabile ’boom’ di iscrizioni che sta già germogliando. "Sinner era traino del movimento anche prima di questa impresa – commentano Luigi e Tommaso Brunetti, rispettivamente presidente e tecnico del Tc Pistoia –. L’Italia ha ormai sei o sette giocatori fra i primi cento del ranking ed altrettanti a ridosso. Sinner è la punta di diamante, perché anche con il suo atteggiamento e le sue dichiarazioni ha portato il tennis nelle case di spettatori che lo seguivano fino ad un certo punto. O che non lo seguivano".

Ma il sodalizio pistoiese fa festa anche per Andrea Vavassori, che è arrivato sino alla finalissima degli Australian Open nel doppio con Simone Bolelli. E che in via dello Stadio non hanno mai dimenticato, visto che l’agonista (quasi) ventinovenne ha giocato per sei anni a Pistoia. Un percorso, quello di Vavassori, che Tommaso Brunetti ha seguito da vicino, complimentandosi con l’amico dopo ogni incontro. "Ci siamo sentiti per messaggio in questi giorni: gli ho fatto i complimenti ed è stato bello vedere come sia rimasto la persona umile, educata e rispettosa che era anche quando arrivò qui da noi giovanissimo – ha concluso il maestro del Tc Pistoia – in pochi forse gli avrebbero pronosticato una carriera come quella che sta scrivendo, peraltro meritatissima. E’ sempre stato un grande lavoratore con la mentalità del professionista".

Giovanni Fiorentino