
Ron Rowan non è più il presidente del Pistoia Basket, al suo posto Joe David
Ron Rowan non è più il presidente del Pistoia Basket. L’ex numero uno si è dimesso al termine del Cda che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri. A succedergli è Joseph Mark David, l’uomo che una settimana fa, con l’iniezione di 250mila euro nelle casse societarie, ha di fatto rimesso in vita la società a un passo da baratro prima della trasferta di Napoli. Le deleghe di Rowan verranno distribuite tra lo stesso David e Massimo Capecchi, con la East Coast Sport Group che detiene ancora il 90 per cento delle quote del Pistoia Basket. Rowan rimane amministratore della East Coast, ma presto potrebbe perdere anche questa carica.
Una data, quella del 7 marzo, che segna la fine dell’era Rowan durata undici mesi, in cui l’ex Olimpia Basket è riuscito a dilapidare l’affetto che si era costruito come giocatore prima e come nuovo condottiero dopo. Un’impresa difficile da realizzare anche perché Rowan aveva tutto per fare bene anche come presidente dell’Estra Pistoia. C’era un ambiente al massimo dell’entusiasmo, una squadra che veniva da una stagione fantastica, uno staff tecnico di livello. C’era solo da proseguire il percorso che era stato tracciato da Marco Sambugaro e Nicola Brienza. Rowan, invece, più che salvatore della patria, ha assunto le veci di padre-padrone totalitario. Ha concentrato tutto nelle sue mani: presidente, allenatore, direttore sportivo. E i risultati sono stati disastrosi.
Rowan ha costruito da solo la squadra senza confrontarsi con nessuno. Dante Calabria è arrivato a metà luglio quando ormai i giochi erano fatti. Rowan non ha ascoltato neppure il parere della Lega e della Federazione, assumendo di fatto la carica di allenatore, fatto che gli è costata l’inibizione inflittagli dal tribunale federale per tre mesi. Dopo l’addio di Calabria con tanto di causa di lavoro e poi rescissione, sulla panchina biancorossa è arrivato Zare Markovski, durato qualche giornata ed anche lui mandato via perché aveva evidenziato l’assurdità della situazione tra l’imposizione in campo del figlio Maverick per almeno trentotto minuti con gli italiani che non potevano giocare per più di tre. Andato via Markovski è arrivato Okorn che dopo poche partite si è trovato nella stessa situazione dei suoi predecessori, salvo poi assistere al precipitare della situazione societaria. Poi siamo a ieri, alla svolta. Oltre a Ron, a breve sarà ufficializzato anche il taglio di Maverick, già fuori squadra, a cui sarà concesso una buonuscita.
Con le dimissioni di Rowan un primo mattoncino è stato messo, ma la vera partita inizia adesso perché la prossima e importante questione da trattare sarà quella dell’aspetto economico. Nuove risposte sono attese da David e Raso, il cui arrivo in Italia è adesso più che mai atteso. L’intenzione da parte della proprietà americana è quella di finire la stagione, cercando di centrare la salvezza. E in questo senso non è da escludere l’innesto finale di un altro straniero per completare la squadra. La prossima data chiave sarà quella del 16 marzo, quando ci saranno da rispettare nuove scadenze fiscali e federali, e serviranno nuove finanze fresche.
Maurizio Innocenti
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