
Chiera in difesa su Valentini
General Contractor
73
Fabo
88
GENERAL CONTRACTOR : Di emidio 8, Valentini 2, Petrucci, Cena 9, Berra 9; Zucca 21, Bruno 19, Vettori 5, Carnevale, Ponziani ne, Nisi ne. All. Ghizzinardi.
FABO MONTECATINI: Trapani, Kupstas 18, Chiera 4, Arrigoni 6, Sgobba 18; Paesano 26, Natali 9, Dell’Uomo 5, Aminti 2, Giannozzi, Rattazzi, Benites ne. All. Barsotti.
Arbitri: Manco e Guarino.
Parziali: 14-21, 30-39, 52-65.
Per prendersi il PalaTriccoli e rientrare a pieno titolo nella corsa ad un posto fra le prime sei del girone B la Fabo Herons Montecatini sfodera la versione schiacciasassi: con una performance da dietro l’arco in stile Golden State Warriors (11/18 da tre) i Barsotti boys sbancano Jesi 88-73 al termine di una partita mai in discussione e agganciano sia Pielle Livorno che Virtus Roma a quota 42 punti. Finisse oggi la regular season i termali sarebbero quinti, in virtù della classifica avulsa.
La cronaca. Dopo un primo quarto convincente, Montecatini si conferma sul pezzo e all’alba del secondo periodo vola a +10 grazie ai 13 punti consecutivi a cavallo dei primi due quarti di uno scatenato Paesano. I marchigiani capiscono che così non può andare avanti e alzano a loro volta l’intensità in difesa, obbligando i giocatori di Barsotti a girare a largo dal canestro e quindi giocoforza a sporcare le loro percentuali. Ne nasce così un contro-break di 13-2 che riporta i padroni di casa a un tiro di schioppo dagli Herons, alla disperata ricerca di canestri facili per sbloccarsi. Ne arrivano tre consecutivi con Kupstas (4 punti filati) e Dell’Uomo, mentre dall’altra parte Bruno e Di emidio sprecano, facendo scivolare la General Contractor nuovamente a -6. Sgobba ci mette la ciliegina colpendo ancora dalla lunga distanza: la Fabo in controllo all’intervallo lungo.
E ancora di più al rientro dagli spogliatoi con le esecuzioni da dietro l’arco di Kupstas e dello stesso Sgobba. La difesa jesina, numeri alla mano la migliore del girone B, appare inerme contro gli attacchi rossoblù e subisce anche canestri banali: Montecatini dilaga ma gli uomini di Ghizzinardi, più volte a un passo dalla resa, non mollano. Non si scompone la Fabo, che nel quarto periodo completa il delitto perfetto. Non c’è bisogno nemmeno di spremere i titolari o di rischiare il convalescente Benites: la pratica è chiusa ben prima della sirena finale.
Filippo Palazzoni
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