CANTÙ
68
PISTOIA
70
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Severini 3, Bucarelli 7, Nikolic 20, Baldi Rossi, Hunt 11, Da Ros 10, Rogic 10, Morgillo 1, Berdini 6, Borsani n.e. Meroni n.e. Stefanelli n.e. All. Sacchetti.
GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Saccaggi 9, Copeland 30, Wheatle 7, Varnado 20, Magro, Della Rosa 2, Del Chiaro 2, Pollone, Benetti, Allinei n.e. All. Brienza.
Parziali: 15-19; 43-39; 60-51.
Arbitri: Masi, Chersicla, Tallon.
Note: tiri da due Cantù 2351, Pistoia 1939. Tiri da tre Cantù 419, Pistoia 516. Tiri liberi Cantù 1017, Pistoia 1721.
Grandi, grandissimi, non c’è altro da dire. I biancorossi hanno giocato una partita fantastica. Hanno saputo soffrire nei momenti difficili trovando le soluzioni per venirne fuori e ritornare in partita e hanno sempre dato la sensazione di avere in mano la gara anche quando erano sotto con il punteggio perché si avvertiva che Pistoia aveva qualcosa in più rispetto a Cantù. Ottimo approccio e grande difesa, sono queste le armi che Pistoia sfodera nel primo tempo e che le consentono di mettere le mani sulla partita fin dai primi minuti. Cantù va in vantaggio, ma dura appena 2 minuti poi Pistoia sale in cattedra tira giù il bandone in difesa e conduce le danze. Difesa ma anche buone letture in attacco trovando sempre il giocatore giusto al posto giusto, ma soprattutto riuscendo a capire come e dove attaccare Cantù. Pistoia individua quello che nei primi due quarti è il tallone d’Achille degli avversari ovvero la copertura dell’area ed è sotto le plance che i biancorossi costruiscono il vantaggio. Vantaggio che Pistoia tiene per quasi tutto il secondo quarto quando nei minuti finali complice un leggero calo di attenzione Cantù riesce a mettere il naso avanti (43-39). Ad inizio terzo quarto l’Acqua San Bernardo prova a dare una spallata portandosi a più 8 (47-39), ma la sensazione è che non sia un colpo così poderoso da mettere a terra Pistoia. La conferma arriva subito con i biancorossi che in un amen recuperano e ritornano a contatto (49-47) con un break di 2-8 che lascia di sasso Cantù. La squadra di Sacchetti ci riprova nel finale di tempo ad assestare un altro colpo chiudendo sopra di 9 (60-51) ma anche questa volta il colpo non è da ko. Pistoia con un ultimo quarto da 8-19 non solo reagisce al tentativo di fuga di Cantù, ma ribalta la partita facendola sua. Un’ultima frazione da stropicciarsi gli occhi con i padroni di casa annichiliti dalla difesa di Pistoia che mette paura. Cantù non trova sbocchi perché i biancorossi chiudono sia sul perimetro che sotto. I biancorossi nel finale dimostrano una maturità da chi ha veramente compiuto un passo in avanti gestendo con intelligenza il vantaggio.
Maurizio Innocenti