Bologna ha dimostrato di essere troppo forte per Pistoia che alla fine è apparsa più piccola di quanto lo sia stata in realtà. È vero, i biancorossi non sono mai entrati in partita ma non per mancanze proprie ma per la netta superiorità degli avversari. In altre parole Bologna ha fatto ciò che tutti si aspettavano, Pistoia ci ha provato a suo modo ma il divario sia dal punto di vista fisico e tecnico è troppo evidente.
Non sono queste le partite che l’Estra deve vincere e non si tratta di una frase fatta ma della pura e semplice verità. "Si possono solo fare i complimenti a Bologna – dice coach Nicola Brienza – che è arrivata a Pistoia giocando con una grande forza ed energia che fa capire bene il motivo per cui si trova ai vertici in Europa e in Italia. Tra le squadre che abbiamo affrontato fino ad ora, la Virtus è quella che ci ha fato un segnale di ingiocabilità. Quando affronti avversari che ti costringono a giocare al limite è chiaro che la possibilità di commettere errori aumenta e una squadra come Bologna ti fa sembrare meno pronto di quanto in realtà uno sia. Adesso dobbiamo mettere in archivio questa partita e pensare alle prossime due gare che ci aspettano per chiudere il girone d’andata, due partite molto importanti a partire da quella contro Treviso."
La sconfitta non fa cambiare di una virgola il cammino di Pistoia semmai può essere una partita da cui trarre degli insegnamenti. Potrà sembrare strano ma anche certe sconfitte possono servire per crescere soprattutto per una squadra giovane come Pistoia. "Questa partita ci insegna qualcosa – prosegue il tecnico biancorosso – a me senz’altro ma anche ai ragazzi. Quando affronti certe squadre e certi giocatori serve per capire a che livello sono gli avversari, dove si trova il top che non vuol dire arrivare a quei punti ma avere un obiettivo per migliorare. Bologna è venuta a Pistoia mettendo grande attenzione, energia e intensità per giocare una partita di livello segno che ci siamo meritati il rispetto degli avversari".
Maurizio Innocenti