BENITES 6.5: gara spesa quasi totalmente in difesa, nel tentativo di arginare Contento e Jackson. Missione che riesce, visto che i due segnano 15 punti complessivi. Cattura ben 7 rimbalzi.
CHIERA 7,5: stavolta non aspetta il terzo quarto per sbloccarsi: la mano è calda fin dalle battute iniziali, mette due triple e un altro paio di canestri da fantascienza che fanno esplodere di gioia il PalaTerme. Si perde anche lui nella penuria di idee rossoblù che caratterizza il secondo quarto ma ne esce alla grande nei secondi venti minuti, trascinando la Fabo a gara-5.
NATALI 6.5: il capitano termale dirige l’orchestra rossoblù come se fosse un allenatore in campo, telecomandando le difese dei compagni sugli esterni ruvesi. Quando si tratta di mettersi in proprio non si tira certo indietro, ma la precisione non è quella dei giorni migliori.
ARRIGONI 7: sapienza cestistica in quantità industriali per il numero 12, ma questa non è di certo una novità. A differenza del primo tempo, in cui trova la retina solo da dietro l’arco, sale tantissimo di tono nel pitturato nei secondi due quarti, chiudendo con 9 rimbalzi conquistati. Il salvataggio nel finale vale mezza vittoria.
RADUNIC 6: poco dinamico, non riesce quasi mai a smarcarsi per prendere tiri aperti e sbatte ripetutamente sul muro eretto da Galmarini e Leggio. L’avvio di terzo periodo sembra promettente, ma una botta alla schiena lo estromette anzitempo dal match.
DELL’UOMO 6.5: diciamoci la verità, finora la semifinale playoff non ha mostrato il miglior Dell’Uomo. Siccome però non ci sono solo i canestri a fare la differenza in questo sport, lui si rivela comunque determinante per la continuità con cui riesce a giocare ad alta intensità.
LORENZETTI 7: il pivot tascabile rossoblù a questo livello ha già dimostrato di poterci ampiamente stare, e lo conferma con un’altra prestazione di una solidità mostruosa, alla faccia dei suoi detrattori.
GIANCARLI 6.5: è lui a scavare il primo solco termale con cinque punti filati nel secondo quarto. Gara solida: la classe operaia in paradiso.
CARPANZANO 6: l’inizio non è quello sognato, un paio di palle perse e un airball bastano per far mugugnare il PalaTerme. Nel corso del match però troverà anche lui il modo per risultare utile alla causa, specialmente con una tripla dall’angolo nel quarto periodo.
BARSOTTI 7.5: si vendica delle prime due partite proponendo una Fabo a due facce, entrambe ugualmente esaltanti: dopo la versione showtime di venerdì va in scena quella battagliera di gara-4, che strappa con le unghie e con i denti un successo tanto sofferto quanto determinante. La costa della difesa come vuole lui c’è.
Filippo Palazzoni
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