Gabriele Terreri
Sport

Gli arancioni non sanno più vincere: Pistoiese-Ancona finisce 1-1

Solo un pareggio con i marchigiani nonostante il vantaggio di Di Bari, la traversa di Romeo e due ghiotte palle gol

LegaPro, Pistoiese-Ancona (foto Quartieri)

LegaPro, Pistoiese-Ancona (foto Quartieri)

Pistoia, 8 aprile 2015 - Un’altra partita che lascia l’amaro in bocca. Diventa sempre più difficile parlare della Pistoiese, si resta combattuti tra i passi avanti mostrati rispetto alle ultime partite e le troppe palle-gol sprecate ancora una volta per mancanza di cattiveria e determinazione. E così il pareggio con l’Ancona nel primo dei due recuperi (il prossimo sarà mercoledì sempre in casa con il Santarcangelo) non può essere accolto con troppo entusiasmo. I marchigiani si presentavano all’appuntamento senza Dierna, Tulli e Paponi, ai quali nel riscaldamento pre-gara si aggiungeva Tavares (al suo posto Bambozzi): Sottili invece ha lasciato in tribuna Luca e Matteo Ricci (scelta tecnica), ha schierato Piana accanto a Di Bari e Romeo in avanti nonostante la condizione non ottimale (ancora panchina per Anastasi).

La partita ha stentato ad accendersi ma la prima fiammata è stata dei marchigiani: Ricci smanaccia un cross di Lisai, la palla resta in area e Bambozzi calcia verso la porta sguarnita, salvata dal petto di un provvidenziale Celiento. Brivido. La Pistoiese pian piano è cresciuta fino all’episodio del pareggio. Break di Mungo, verticalizzazione per Falzerano che cade dopo il contatto con D’Orazio: l’arbitro su segnalazione del guardalinee decreta un controverso e contestato rigore (il contatto è stato lieve) ma tralascia l’espulsione di D’Orazio, obbligatoria da regolamento vista l’assegnazione del penalty. Dagli undici metri Vito Di Bari si regala il gol del compleanno (due giorni fa) e regala alla squadra un vantaggio importante.

La Pistoiese vola sulle ali dell’entusiasmo e sfiora il raddoppio prima con Frascatore (punizione alta di poco), poi con Romeo, fregato dalla traversa (tiro deviato da Lori) dopo una bella serpentina in area. Nulla più fino all’intervallo, poi il rientro in campo che comincia nel modo in cui era finito il primo tempo: vale a dire con la Pistoiese avanti. Al 47’ Falzerano approfitta di un rimpallo e da centro area calcia esaltando Lori (poteva fare molto meglio), al 51’ Celiento calcia a lato da buona posizione e quattro minuti dopo Piscitella lanciato a rete elude Parodi ma calcia debolmente favorendo la respinta di piede di Lori. Tre occasioni fallite che, stando alle leggi non scritte del calcio, fanno da preludio al gol avversario. Che arriva, puntuale, al 63’: Bondi, appena entrato ma già in palla, pesca Lisai che taglia l’area e trafigge Ricci. La fragilità psicologica però è un cruccio pesante per gli arancioni che poi si sono affidati solamente ad azioni confuse e poco pericolose , buttando via due punti. S enza la giusta cattiveria in Lega Pro si arranca.