L’intervista a coach Brienza. "Noi approccio pessimo, Reyer squadra forte»

La Reyer Venezia vince contro Pistoia grazie a un approccio sbagliato degli avversari. Pistoia ammette di dover migliorare ma riconosce la superiorità di Venezia.

"Noi approccio pessimo, Reyer squadra forte"

"Noi approccio pessimo, Reyer squadra forte"

Venezia è più forte di Pistoia e su questo non ci sono dubbi così come sul fatto che i biancorossi per tornare a casa con i due punti avrebbero dovuto compiere un’impresa. Detto questo è altrettanto vero che l’Estra vista al Taliercio avrebbe perso contro chiunque perché quando parti con uno 0/6 da tre punti, chiudi i primi 20 minuti con 2/20 dalla lunga distanza, perdi 10 palloni e subisci in tutte le zone del campo non c’è bisogno che gli avversari siano dei marziani per vincere. "Sapevamo che avremmo dovuto giocare un certo tipo di partita – dice Nicola Brienza – e prima ancora di parlare di tiri sbagliati e percentuali basse, va detto che abbiamo approcciato male la gara perdendo troppi palloni. Siamo stati poco lucidi ed anche poco furbi e quando parti con uno 0/6 da tre punti e lasci agli avversari punti primari poi tutto diventa difficile. Adesso dobbiamo resettare e renderci conto che tipo di partita ci aspetta mercoledì e che dovremo giocare in maniera diversa se vorremo competere". Approcciare male una partita è sempre controproducente se lo si fa contro una squadra come Venezia il risultato è scritto. E’ chiaro che per poter pensare di competere fino alla fine contro una squadra come la Reyer c’è bisogno di essere perfetti, di giocare con grande attenzione e di essere mentalmente pronti a tutto ciò che avviene in campo. Pistoia non ha fatto niente di tutto questo ma è anche pur vero che se fra le due squadre c’è una netta differenza dei motivi ci saranno. "Siamo questi – prosegue Brienza – e va riconosciuto il grande merito di Venezia. Certo noi possiamo e dobbiamo migliorare limando certi errori ma pur facendo noi rimaniamo pur sempre Pistoia e loro Venezia. Ci siamo guadagnati le Final Eight facendo un’ottima prima parte di stagione e ci siamo guadagnati pure il rispetto degli avversari – conclude il coach – ma i valori in campo esistono, così come la differenza di obiettivi. E ne va tenuto conto".

Maurizio Innocenti