Una vittoria in pieno stile Pistoia. Difesa dura, aggressività, voglia di lottare e di non cedere mai il passo. "E’ stata una gara sporca, maschia, magari non bellissima – dice Nicola Brienza – tra due squadre vere che hanno dimostrato di avere un’identità maturata lo scorso anno e che si sono portate dietro anche in A1. La partita è stata caratterizzata da episodi dove una palla in più o in meno, un canestro segnato o uscito per poco hanno finito per fare la differenza. Per noi si tratta di una vittoria importante in chiave salvezza visto che Brindisi ha vinto e questo fa capire quanto ci sia da stare con i piedi per terra e continuare a lavorare duro. Ringrazio tutti i ragazzi perché ognuno di loro ha portato qualcosa alla squadra, ringrazio Blakes che si è visto palesemente che zoppicava ma ha voluto ugualmente essere in campo per dare il suo contributo. Il punteggio basso merito della difesa o demerito dell’attacco? Direi merito della difesa, loro giocano un pick and roll molto aggressivo che ti costringe a muovere la palla in un certo modo. Con Cremona sai che puoi avere certi tiri, noi ci abbiamo provato e non sempre li abbiamo trovati anche per qualche errore nostro". L’Estra chiude un girone d’andata decisamente sopra le aspettative: cinquanta per cento di vittorie, Final Eight di Coppa Italia e 16 punti in classifica che sono un ottimo bottino. "Chiudiamo un girone d’andata iniziato con 4 sconfitte – afferma Brienza – e proseguito con una seconda parte eccezionale. Sono molto contento ma la stagione è ancora lunga e non va dimenticato che ci sono state partite che abbiamo vinto all’ultimo tiro che se avessimo sbagliato sarebbero state sconfitte per cui dobbiamo fare grande attenzione. Felice per le Final Eight di Coppa Italia che rappresentano una bella vetrina per tutti, per il club e per i ragazzi. L’idea, ovviamente, è quella di andare a Torino per provare a vincere com’è normale che sia. Si tratta di tre partite secche e in palio c’è un trofeo: non sarà certo una vacanza".
SportL’intervista al coach. Brienza: "Non andremo a Torino in vacanza»