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L’intervista al presidente. La gioia di Capecchi: "Un’impresa storica»

Presidente Capecchi ha portato Pistoia nella massima serie, vinto la Supercoppa e battuto Milano per la prima volta nella storia. Una vittoria inaspettata, ma con difesa e attacco perfetti, ha portato grande soddisfazione a tutti. Ora si pensa a Napoli, con l'augurio di un PalaCarrara tutto esaurito.

La gioia di Capecchi: "Un’impresa storica"

Massimo Capecchi è il presidente che ha raccolto il testimone lasciato da un’icona dello sport pistoiese come Roberto Maltinti, un’eredità a volte pesante da portarsi dietro e neppure facile da gestire. Lo ha fatto alla sua maniera, in modo pacato, lontano dai riflettori e dalla ribalta. Capecchi è il presidente che con grande coraggio si è preso la società sulle spalle, ha attuato un piano di risanamento difficile ma serio, ha riportato Pistoia nella massima serie; è il presidente che ha vinto la Supercoppa e quello che per la prima volta nella storia della pallacanestro pistoiese ha battuto Milano sul suo campo. "Una vittoria storica non ci sono dubbi – afferma Capecchi – una grandissima soddisfazione visto che fino ad ora né con l’Olimpia né con il Pistoia Basket eravamo mai riusciti a battere Milano sul suo parquet e lo abbiamo fatto dopo essere stati sotto anche di 16 punti e senza un americano. I ragazzi e tutto lo staff sono stati eccezionali, hanno dato tutto ciò che avevano. E’ stata una vittoria inaspettata ma nella pallacanestro le gare vanno giocate fino alla fine: con tanta difesa e un attacco perfetto siamo riusciti a vincere". Il presidente ha ragione nel dire che la vittoria è stata inaspettata, anche perché la partita non si era messa bene per Pistoia. "La situazione non era facile – prosegue Capecchi – poi quando ho visto che la squadra è tornata a contatto ho iniziato a pensare che potevamo giocarcela fino in fondo. Dopo essere stati sopra di 9 punti e con Milano che era riuscita a pareggiare i conti ero preoccupato, ma la replica di Moore e Willis mi hanno fatto credere che ce la potevamo fare. Una vittoria che è un fiore all’occhiello per la società e per il nostro staff e una bella soddisfazione per Nicola Brienza che ogni giorno ci dà conferma del suo valore e merita di aver raccolto questo successo a casa sua così come Marco Sambugaro che a Milano ha vissuto e ha giocato tanti anni ed è stato un bel modo di festeggiare. Adesso pensiamo a Napoli – conclude – mi piacerebbe che il PalaCarrara fosse tutto esaurito perché i ragazzi se lo meritano".