Una sconfitta arrivata nei secondi finali che Pistoia ha gestito malissimo, ma a ben guardare i biancorossi il successo lo hanno buttato via prima. Nel secondo quarto Pistoia è riuscita ad andare sul più 10 per poi subire in un amen un parziale di 17-4 che ha di nuovo cambiato l’inerzia della partita. E’ vero che dall’altra parte c’era Trento, una squadra di grande talento e bene allenata, ma è altrettanto vero che Pistoia ha commesso una serie di errori che hanno aiutato la rimonta degli avversari. Coach Zare Markovski, invece, ha la sua idea e punta tutto su alcuni aspetti: la stanchezza ed il limitato talento offensivo.
"A lungo andare – dice Markovski – giocando con dieci giocatori Trento ha avuto maggiore lucidità nel finale che noi non abbiamo gestito come avremmo voluto. L’idea era di fare dei giochi a due tra Christon e Silins in modo da liberare l’uno o l’altro ma non ci siamo riusciti e questo a causa della stanchezza che si è fatta sentire". Uno dei dati che balza agli occhi è il minutaggio di alcuni giocatori che sono rimasti in campo quasi per tutta la partita. "Il minutaggio eccessivo dipende dal fatto che abbiamo un limitato talento offensivo – spiega il tecnico – e da questo punto di vista la panchina deve dare un maggiore apporto, solo così si potranno distribuire i minuti. Trento è una squadra bravissima a leggere le difese – conclude poi Markovski – e sopratutto nel punire gli aiuti come ha fatto Ford e Lamb che si è fatto valere anche fin troppo. Quando non siamo riusciti a fare il cambio sistematico abbiamo subito con il tiro dalla lunga distanza".
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