
Coach Okorn prova a dare delle indicazioni ai suoi (foto Castellani)
ESTRA
69
PALL. TRIESTE
89
: Benetti 6, Della Rosa 5, Ceron, Paschall 6, Cooke 8, Forrest 28, Saccaggi 10, Allne 6, Santi ne, Boglio ne, Stoch ne. All. Okorn.
TRIESTE: Objubech 1, Deangeli, Uthoff 8, Ruzzier 3, Campogrande, Candussi 10, Brown 10, Brooks 6, McDermott 12, Johnson 12, Valentine 23, Ross ne. All. Jamion.
ARBITRI: Valzani, Percivalle, Dionisi.
NOTE: Parziali: 17-28; 27-48; 44-71. tiri da due Pistoia 20/39, Trieste 17/25. Tiri da tre Pistoia 7/33, Trieste 13/32. Tiri liberi Pistoia 8/16, Trieste 16/21.
Pistoia è questa e di più non può fare. Parole che suonano come un disco rotto perché già sentite contro Brescia, Trento e Tortona giusto per citare le ultime gare dei biancorossi, ma la realtà è questa. Anche nella debacle con Trieste. La squadra ci mette impegno, cuore, ma il divario tecnico con gli avversari è troppo ampio al punto che Pistoia risulta non essere competitiva. L’Estra sostanzialmente regge per un quarto, il primo, che va via nel segno dell’equilibrio tra break e contro break fino a 2 minuti dalla fine quando sul 17-19 gli arbitri decidono di diventare protagonisti loro malgrado in negativo. Una serie di fischi opinabili trasformano una partita tranquilla in una bolgia dantesca: 8 falli per Pistoia contro i 2 di Trieste il computo dei falli alla fine del periodo. L’Estra si innervosisce e perde di lucidità sia in difesa che in attacco subendo un parziale di 0-9 che consente a Trieste di chiudere sopra di 11 punti. Un colpo che mina le già poche sicurezze dei biancorossi che si perdono nei meandri della partita senza trovare la via d’uscita.
Trieste ne approfitta per allungare ulteriormente portandosi sul più 14 dopo 4 minuti (19-33) con Pistoia incapace di reagire senza riuscire in alcun modo ad arginare la furia degli avversari. Trieste ha in Valentine il suo punto di riferimento che punisce i biancorossi da tutte le posizioni mentre di contro l’attacco di Pistoia spara a salve. A 2’ dalla fine il divario è di 19 punti (27-46) che diventano 21 alla fine del quarto.
Partita chiusa anche se sinceramente già alla fine del primo quarto il match era già in ghiaccio. Il rientro dagli spogliatoi consegna una Pistoia abbattuta, sfiduciata, priva di ogni energia fisica e mentale e più passano i minuti e più tutto diventa tremendamente pesante e difficile. Meno 24 a metà del quarto (36-60), meno 30 a 3’ dalla fine (37-67), l’unico sussulto arriva su un tiro libero di Saccaggi a 3’ dalla fine, un canestro che segna per Sacca i 2mila punti con la maglia di Pistoia. Ci sono ancora 10 minuti di partita da giocare che per l’Estra non passano mai, mentre dagli altri campi le vittorie di Varese e Cremona rendono la pillola ancora più amara da buttare giù.
Maurizio Innocenti
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