Pistoia, 20 dicembre 2023 – La crisi societaria della Pistoiese sembra non avere fine. Durante la partita Pistoiese – Lentigione, valida per la 17a e ultima giornata d’andata del girone D del campionato di serie D, tre collaboratori, Stefano Nencioni Raffaele Auriemma e Achille Totaro, hanno emesso il seguente comunicato.
“Lo smantellamento della squadra, l’allontanamento dello staff tecnico dovuto alle inadempienze della proprietà, l’odierno esonero del team manager Alberto Nardi e del collaboratore tecnico Davide Carfora hanno fatto saltare la trattativa con la cordata italo americana che stavamo portando avanti. La cessione dell’Unione Sportiva Pistoiese 1921 e garantire alla città calcistica un futuro dignitoso e roseo erano i motivi per cui ancora stavamo rispettando gli impegni da noi assunti nel luglio scorso, quando gli scenari erano di ben altro tenore. Pertanto, il direttore generale Raffaele Auriemma, il club manager Stefano Nencioni e il senatore Achille Totaro, consulente per le relazioni istituzionali, si dimetteranno dalle rispettive cariche, costretti a prendere atto che ogni sforzo fatto per salvare la società si scontra con inadeguatezza e inadempienze, che vanno al di là di quanto da noi conosciuto. La proprietà, senza alcun tipo di condivisione e confronto, persiste nel suo atteggiamento di sfida, non rispettando alcun tipo di impegno, smantellando la squadra e decidendo di far scendere in campo i calciatori dell’Under 17, molto bravi e volenterosi, ma non adatti per caratteristiche fisiche ed esperienza, ad affrontare un campionato di serie D. Peraltro, anche a loro andrebbe garantito un giusto percorso di crescita tecnica, senza costringerli a compiti che non competono loro. L’impegno scritto della proprietà di saldare ogni spettanza economica entro il 5 dicembre scorso non è stato mantenuto e non ci sono più scuse, giustificazioni, attenuanti. Soprattutto ora che il comportamento della proprietà ha fatto saltare la possibile trattativa per la cessione. L’interessamento per l’acquisto dell’Unione Sportiva Pistoiese 1921 era reale e concreto, ma senza il suo ‘patrimonio’, ovvero il parco giocatori, la società ha perso ogni appetibilità e siamo costretti a prenderne atto. Con la speranza di tempi migliori per una società gloriosa e per una tifoseria che meriterebbe ben altri palcoscenici”.
In buona sostanza, Maurizio De Simone, nome già noto per le vicissitudini di Trapani e Avellino, è rimasto solo.
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