Pistoiese, ecco Panicucci: "Non potevo dire di no"

Il nuovo centravanti arancione: "Pronto a dare tutto per ottenere la salvezza"

Pistoiese, ecco Panicucci: "Non potevo dire di no"

Pistoiese, ecco Panicucci: "Non potevo dire di no"

"Siamo un gruppo fatto prima di uomini con valori importanti, poi di giocatori". Denotano personalità le parole pronunciate da Filippo Panicucci, attaccante classe 2004 della Pistoiese, approdato in arancione dopo la parentesi di inizio stagione col San Donato Tavarnelle. Il centravanti si è presentato alla stampa nella mattinata di ieri, parlando sia del proprio percorso calcistico che degli obiettivi della Pistoiese. "Per una realtà come questa mantenere la categoria è fondamentale – dice Panicucci – e voglio fare il massimo per portare la Pistoiese alla salvezza. Tutto il gruppo crede fortemente nell’obiettivo che la società ha prefissato. La parentesi a San Donato? Avevo poco spazio ed essendo ancora un under ero alla ricerca di una squadra in cui poter accumulare un minutaggio maggiore. Baragli mi ha contattato e mi ha esposto il progetto arancione, così non ho dovuto fare altro che accettare. Nonostante i problemi la Pistoiese è pur sempre la Pistoiese, un club con una storia e un tifo importante al seguito".

Prima di esordire in Serie D, Panicucci ha militato in settori giovanili prestigiosi come quelli di Empoli e Pisa: "In nerazzurro, in Primavera 2, ho trascorso un anno importante grazie a mister Marco Masi, che mi ha permesso di rendere al meglio anche in termini realizzativi. Dopo aver concluso il percorso con l’Under 18 dell’Empoli non me la sono sentita di fare il salto "tra i grandi", in quanto spesso gli attaccanti in quota hanno un minutaggio molto basso. La mia priorità era invece quella di giocare con continuità e sono contento di aver scelto il Pisa. Come caratteristiche sono un centravanti che può giocare sia da solo che con un altro compagno di reparto. Mi piace molto giocare spalle alla porta e rendermi utile alla squadra proteggendo il pallone o effettuando sponde per i centrocampisti e per gli esterni. Più in generale però penso che il bene della squadra debba sempre essere messo in primo piano e per questo motivo sono completamente a disposizione del mister e delle scelte per le quali lui opterà".

Michele Flori