Un ottovolante arancione. Tra esoneri e ritorni si sono consumati i dieci giorni più pazzeschi della storia recente della Pistoiese. Il tutto è iniziato con l’esonero del tecnico Luigi Consonni dopo la sconfitta subita contro il Forlì proseguito poi con l’arrivo sulla panchina arancione di Manolo Manoni, un’avventura durata appena due partite, nel mezzo l’addio del direttore sportivo Gianni Rosati e il ritorno dell’ex capitano Andrea Caponi e per finire il ritorno di Consonni. Una girandola di sorprese che si sono concluse così com’erano iniziate ovvero con Consonni alla guida della Pistoiese.
A prima vista verrebbe da dire che si sono persi dieci giorni per nulla visto la conclusione ma analizzando più a fondo c’è molto di più. Già perché in casa arancione c’è chi sta facendo le valige e qualcuno se n’è già andato. Daniele Ferrandino ha rescisso il contratto con la Pistoiese terminando qui la sua avventura ma la sensazione è che sia solo il primo di una serie di partenti che potrebbero vedere in prima fila Lordkipanidze e Oubakent i prossimi a dire addio alla maglia arancione con Silvestro che potrebbe aggiungersi.
Ferrandino, Lordkipanidze e Oubakent erano stati annunciati in estate come tre acquisti importanti ma alla fine hanno trovato poco spazio, soprattutto i primi due, tanto da finire fuori dal progetto e non essere nemmeno convocati in occasione delle ultime partite. Silvestro, invece, ha giocato solo sporadicamente qualche scampolo di partita, ma non certo i minuti che avrebbe pensato e sperato.
E adesso? Per il momento domenica c’è una partita da giocare contro il Certaldo (stadio Melani ore 14.30) e soprattutto da vincere.
Intanto Consonni non sarà in panchina perché deve scontare un turno di squalifica, molto probabilmente ci sarà Caponi che bagnerà il suo ritorno in arancione, ma l’aspetto fondamentale sarà capire con quale stato d’animo la squadra scenderà in campo dopo una serie così rocambolesca di situazioni che di sicuro non hanno aiutato sotto il profilo della serenità. Visto quanto è successo la Pistoiese l’unica cosa che può fare è azzerare tutto e ripartire da capo, dimenticare questi dieci giorni e provare a dare un senso a questa stagione trovando un’identità di squadra, un gruppo con le stesse idee con un obiettivo da perseguire.
Maurizio Innocenti