REDAZIONE PISTOIA

Pistoiese versione ’corto muso’. Terzo posto nel segno della difesa

A Piacenza settimo 1-0 stagionale. Villa, con la migliore retroguardia del girone D, può ben sperare

A Piacenza Anas Kharmoud ha fatto la differenza in fase di spinta (Rastelli)

A Piacenza Anas Kharmoud ha fatto la differenza in fase di spinta (Rastelli)

Col successo maturato a Piacenza la Pistoiese ha raggiunto un primo obiettivo, quello di agguantare il terzo posto. Un traguardo parziale, volante, come si direbbe in gergo ciclistico, e che è solamente uno dei pezzi del puzzle che la squadra arancione dovrà comporre da qui a fine stagione. Coi tre punti messi in cassaforte al Garilli, la Pistoiese è salita a quota 55 punti, scavalcando di una lunghezza il Tau Altopascio, fermato in casa del Progresso. La conquista della terza posizione, seppur momentanea, rappresenta un risultato che l’Olandesina ha ottenuto rosicchiando ben sei punti alla compagine amaranto nel girone di ritorno.

Infatti, nelle undici partite giocate nel 2025, la Pistoiese ha raccolto 24 punti contro i 18 portati a casa della squadra di Venturi. E non è tutto, perché nello stesso intervallo di tempo il Ravenna ha conquistato solo due gettoni in più degli arancioni, mentre al comando di questa speciale graduatoria c’è ovviamente il Forlì, sempre più lanciato verso la promozione in Serie C.

Le statistiche confermano la bontà del lavoro effettuato in questi mesi da Alberto Villa, che è stato capace di toccare le corde giuste e rivitalizzare una squadra che, soprattutto dopo i primi mesi di campionato, accusava un ritardo importante dalla vetta. È vero che l’obiettivo promozione è sfumato, ma il tecnico arancione ha comunque diverse ragioni per cui rallegrarsi alla luce di quanto visto due giorni fa all’interno del rettangolo verde del Garilli.

Partendo proprio dai numeri: quarta vittoria nelle ultime cinque gare, settima gioia con il risultato ’allegriano’ di 1-0, quindicesima porta inviolata e miglior difesa del girone con 17 reti incassate, alla pari del Forlì capolista. Numeri che non mentono e che evidenzia l’induccia compattezza dell’Olandesina targata Villa. E poi c’è una prestazione autoritaria espressa sul campo di un Piacenza che, nonostante i problemi avuti nel corso della stagione, aveva dimostrato di poter dire anche la propria tra le mura amiche. La gara della Pistoiese è stata caratterizzata da solidità, attenzione e qualità, tanto in fase difensiva quanto in quella offensiva. Il Piacenza di fatto si è fatto vedere dalle parti di Cecchini solo o quasi nel primo tempo. il team arancione non ha quasi mai sofferto gli attacchi del Piacenza, pericoloso solo in due circostanze con Recino. Bertolo e compagni hanno messo spesso in difficoltà la squadra biancorossa, arrivando più volte in area avversaria e creando diverse occasioni per un raddoppio che però non è mai arrivato. Il fatto di non essere riusciti a chiudere la gara, trasformando in gol la almeno tre ripartenze in superiorità numerica generate, è il punto dolente.

I meriti della vittoria vanno equamente spartiti tra tutti coloro che sono scesi in campo, a cominciare dai due mvp, Mazzei e Kharmoud. Il primo ha disputato un match impeccabile nella metà campo difensiva, respingendo tutte le iniziative piacentine e sfiorando anche l’eurogol con un gran tiro dalla distanza. Il numero sette ha invece propiziato l’autorete con un cross dalla fascia mancina, dimostrandosi in continua crescita in questo girone di ritorno. Due indizi che, in questo caso, fanno una prova: la Pistoiese c’è e ha intenzione di esserci fino al termine della stagione con il terzo posto in mano. Poi sarà la volta dei playoff dove l’Olandesina ha tutta l’intenzione di fare bella figura.

Michele Flori

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