GIANLUCA BARNI
Sport

Real Aglianese-Pistoiese, la favola del pallone rosa

2-2 nel derby, con la piccola Agliana che rimonta due volte Pistoia

La squadra del Real Aglianese

Agliana, 31 gennaio 2017 - Un pareggio che sa di favola. Non si scontravano Davide e Golia, non si tratta di calcio stellare, la storia è semplice, ma proprio per questo ancor più bella. La 12° giornata del girone di andata della serie C donne, poneva dinnanzi Real Aglianese e Calcio Femminile Pistoiese 2016, come dire la storia del pallone a Pistoia e provincia, Agliana, e la matricola terribile, Pistoia, fondata neppure dodici mesi fa. Un derby. Il derby. Si è giocato al “Raciti” di Quarrata: Agliana cittadina, per una norma Figc che impone la preferenza agli uomini nella scelta dei campi e degli orari migliori, ha perso la sua occasione.

Il Real, sino a un paio di anni fa in serie B, abituato a vincere Coppe e Supercoppe toscane, erede di quell’Associazione Calcio Femminile Agliana che con la superba Carolina Morace vinse addirittura uno scudetto e poi negli anni una Coppa Italia e un tricolore giovanile, partiva dall’ultimo posto della classifica, con zero punti, tutte sconfitte e una miseria di gol segnati. Rosa-giocatrici ridotta all’osso, ma tanta dignità, a iniziare dai tecnici, Armando Esposito e Caterina Di Costanzo. La Pistoiese, allenata dal valente lucchese Martinelli, dal quart’ultimo posto con 11 punti, in sostanza quasi certa di salvarsi (dovrebbe retrocedere una sola formazione): un parco-atlete imbottito di ex aglianesi (la compagine Giovanissime è stata… rilevata in blocco e gratis da Agliana, facendo sorgere rivalità tra i due club), un buon gioco che non può che far piacere agli appassionati di football rosa. Ebbene il risultato finale è stato 2-2, un pari conquistato da Agliana nel recupero e in inferiorità numerica, ben oltre il 90° di gioco (sponda-Pistoiese parla addirittura di un gol nel recupero del recupero deciso dal direttore di gara). Arancioni in vantaggio con capitan Bucciantini su calcio piazzato, neroverdi al pari prima della fine del tempo con Mariani su rigore, decretato per fallo su Colavolpe, una delle tre calabresi che una tantum hanno integrato la rosa (le altre erano Romeo e Cardamone). Nella ripresa ancora arancioni avanti con Menchetti, sugli sviluppi di un’altra palla inattiva, ma aglianesi al meritato pari con Romeo su assist di Mariani.

La dimostrazione che anche Agliana potrebbe salvarsi se solo avesse, come sostiene il suo allenatore Esposito, “un portiere (una giocatrice di movimento è stata schierata in porta, ndr) e un attaccante”. Real con Terrazzano, Shikata, Qafoku (espulsa per proteste sul 2-1), Gori, Ferri, Nesti, Romeo, Mariani, Bugiani, Colavolpe, Cardamone (Vannucchi); Pistoiese con Pucitta, Sbrocchi, Da Silva (Dervishi), Bucciantini, Ghazinoori, Carradori, Vettori (Bosa), Nesci, Biagioni (Bonacchi), Menchetti, Tavanti (Spagna). La morale: le due squadre hanno conservato le rispettive posizioni in graduatoria, ma il pallone ha vissuto una giornata speciale, fatta di esclusiva passione, lontana anni luce da quel calcio malato costituito di soli business e tensione. Può darsi che d’ora in poi per le due contendenti cambi tutto come non muti nulla, quello che è sicuro, come ha chiosato una degli sponsor del Real Aglianese Cristina Dolfi, di Autodemolizioni Dolfi, “questo sport merita di essere seguito da un numero sempre maggiore di spettatori. Perché è vero, ricco di valori in un modo spesso falso, ove il disvalore prevale”. Perfetto: giù il sipario.