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Serie A. L’Estra si lecca le ferite dopo il ko con gli Sharks. Forrest: "Avanti così, non stiamo giocando male»

Pistoia, al cospetto di un avversario di livello come Trapani, ha giocato bene nel primo quarto, ha sofferto nel secondo...

Pistoia, al cospetto di un avversario di livello come Trapani, ha giocato bene nel primo quarto, ha sofferto nel secondo...

Pistoia, al cospetto di un avversario di livello come Trapani, ha giocato bene nel primo quarto, ha sofferto nel secondo...

Pistoia, al cospetto di un avversario di livello come Trapani, ha giocato bene nel primo quarto, ha sofferto nel secondo periodo e all’inizio del terzo, ha avuto la forza di rientrare in partita e di giocarsela fino alla fine punto a punto ma ancora una volta è stata beffata sulla linea del traguardo. E così sono diventate quattro le sconfitte consecutive, arrivate tutte nel finale. E pertanto ancora più dure da digerire. Tra le note liete della serata del PalaCarrara c’è Michael Forrest, da settimane al centro dei rumors di mercato come possibile taglio ma, a conti fatti, sempre in campo per difendere i colori dell’Estra.

"Il coach ci ha detto di rimanere uniti e compatti - dice Michael Forrest - è vero che questa è la quarta sconfitta consecutiva, ma dobbiamo crederci perché non stiamo giocando male". L’Estra, come detto, non era partita male, anzi, diciamo che nel primo quarto aveva fatto qualcosa in più rispetto a Trapani; ma quando gli avversari hanno alzato l’intensità, le mancanze soprattutto in difesa sono venute fuori. E’ nella parte difensiva che i biancorossi palesano i maggiori problemi che si è visto quando sono andati sotto di 21 punti accusando un black out clamoroso.

"Non sono stati più forti gli avversari, siamo mancati noi – afferma Forrest - Nel terzo quarto a parte l’inizio ci siamo resi conto che dovevamo giocare di squadra, più duri e cercare di migliorare in difesa e prendere più rimbalzi ed in quel momento è scattata la scintilla che ci ha permesso di rimontare". Per giocare come vuole Pistoia con il passing game e la transizione veloce serve una difesa solida che in questo momento è il tallone d’Achille dei biancorossi, che devono assolutamente alzare l’asticella sotto questo aspetto. Altrimenti per la salvezza si farà davvero dura.

"E’ vero – prosegue Forrest - dobbiamo iniziare a giocare in difesa per 40 minuti perché quando riusciamo a fermare gli avversari possiamo andare in contropiede che è il nostro vero gioco almeno all’inizio quello che ci permette di avere qualche tiro da tre libero e qualche canestro facile". Forrest a dire il vero ci ha provato a spingere la squadra soprattutto ad giocare in velocità e contropiede e ci è pure riuscito dal momento che la rimonta porta senza alcun dubbio la sua firma. Il play biancorosso si è caricato la squadra sulle spalle mettendo in crisi la difesa di Trapani sia dal perimetro che con entrare a canestro che hanno tagliato la difesa ed in quel momento la squadra è cresciuta. "Sono come le pile Duracell – conclude Forrest - quando entro in campo faccio in modo che la squadra abbia più energia grazie al mio modo di giocare".

Maurizio Innocenti

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