Ci è voluto un Emanuele Trapani da record per trascinare fuori la Fabo Herons Montecatini dalla palude in cui rischiava di invischiarsi. Un altro ko dopo quello sanguinosissimo rimediato in casa contro Piombino avrebbe aperto una crisi dagli esiti imponderabili, ci ha pensato però l’ex Orzinuovi a scongiurare tale eventualità: al PalaCosta di Ravenna il numero 9 rossoblù ha firmato la miglior performance individuale in termini di punti segnati della breve ma intensa storia del club di Andrea Luchi. Ma i 32 punti messi a referto, proprio davanti al precedente detentore del record (Casoni), sono soltanto la punta dell’iceberg di una prestazione da leader vero: nella serata in cui mancava Benites il play di Giulianova ha saputo prendere per mano la squadra e trascinarla ad un successo di vitale importanza. E pensare che alcuni rumors lo volevano in uscita dal mondo Herons.
La gara di Ravenna ha fornito indicazioni abbastanza chiare in tal senso: se mai gli "aironi" dovessero piazzare un’aggiunta nel reparto esterni di importanza tale da rendere necessaria una cessione, sacrificare il giocatore abruzzese potrebbe non essere saggio. "La serata di grazia di Trapani ci ha letteralmente spinto: Emanuele era il solo play a disposizione e ha saputo caricarsi la squadra sulle spalle – ha ammesso coach Federico Barsotti nel post gara –. Tutta la squadra ha però risposto alla grande in una situazione di estrema emergenza, dando vita ad una gara di alto livello, fatta di intenzione, di voglia e di grande durezza mentale. Per questo sono molto soddisfatto". La vittoria in terra romagnola e le contemporanee sconfitte di Ruvo di Puglia e La T Gema hanno di fatto rilanciato le ambizioni della Fabo anche in chiave final four di Coppa Italia: decisivo in tal senso sarà lo scontro diretto del 21 dicembre contro la Luiss Roma.
Filippo Palazzoni
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