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Trasferta-verità. La Pistoiese a San Giuliano per ’accorciare’ sulla vetta

Impegno importante in chiave classifica per gli arancioni, mai così "giovani". Consonni non si fida: "Loro nelle zone basse, ma l’organico è di prim’ordine".

La Pistoiese a San Giuliano per ’accorciare’ sulla vetta

La Pistoiese sarà di scena oggi sul campo del Sangiuliano City (ore 14.30) per una sfida che ad inizio stagione avrebbe dovuto essere di alta classifica. Gli arancioni attualmente occupano la quinta posizione a sei punti dalla prima, mentre il Sangiuliano naviga in piena zona play out. Luigi Consonni, però, non si fida affatto della graduatori. "Affrontiamo una squadra molto forte – dice il tecnico arancione – che può contare su una rosa importante, non so quante squadra possano avere un organico simile. Loro hanno voglia di uscire dalle zone basse, noi di continuare il nostro cammino e per farlo dovremo giocare con grande attenzione. Il Sangiuliano ha giocatori che possono risolvere la partita in qualsiasi momento, finora gli è mancata la continuità ma con elementi del genere basta un episodio per per far cambiare il corso del match".

Gli orange si presentano all’appuntamento orfani di Davì e Silvestro e con una truppa di giovani di belle speranze: pur senza Ennasry e Scartabelli, ceduti in settimana, sono 12 gli under tra i convocati per la gara di oggi. "Una rosa corta? Dire piuttosto molto giovane – afferma –. Guardando il lato positivo, diciamo che avrò meno difficoltà a controllare il numero delle quote nelle sostituzioni. Per il resto non ho paura a lanciare un giovane che merita com’è successo a Prato con Fiaschi, i giovani per crescere hanno bisogno di lavorare, allenarsi ma anche di giocare e da parte mia c’è grande fiducia nei loro confronti".

Un punto, questo, su cui Consonni batte molto perché ha sempre creduto nei giovani e nell’importanza dell’Academy. Il tecnico arancione segue da vicino i progressi dei giovani della Pistoiese e non si fa problemi a convocarli in prima squadra, fosse anche solo per gli allenamenti. "Mercoledì ero a vedere i Giovanissimi – ammette – perché ritengo sia importante tenere sott’occhio i ragazzi e valorizzarli al momento giusto. Trovare un altro Di Biase è difficile anche perché Gianmarco quando è stato chiamato era pronto a fare ciò che poi ha fatto, ci voleva solo il coraggio di farlo giocare. Diciamo che la nostra Juniores sta facendo molto bene, specie un paio di elementi – conclude –: iniziare a far respirare loro l’aria dei ’grandi’ fa parte del processo di crescita".

Maurizio Innocenti