Sessant’anni di vita, le nozze di diamante con lo sport in uno degli anni più difficili della propria storia. Il gruppo sportivo Vigili del fuoco Pierluigi Mazzoni di Pistoia, che fa della pallavolo la propria attività agonistica, attraversa un periodo di crisi non derivante soltanto da responsabilità proprie. Da un anno e mezzo, ad esempio, non può usufruire della palestra comunale Masotti di Pistoia a causa dei lavori. "Purtroppo è tutto fermo – sostiene Massimo Parigi, vice presidente del gruppo sportivo, già allenatore –. Noi non siamo ancora rientrati dentro i locali e dire che avevamo tutta l’attività giovanile lì. E non sappiamo quando sarà possibile farlo, con danni davvero enormi". Sì, perché la prossima stagione, per la prima volta, rischieremo di non trovare il nome Mazzoni tra le squadre giovanili di Pistoia e provincia, ergo dei campionati territoriali Appennino Toscano Fipav. La gloriosa Mazzoni dovrebbe affidarsi a un altro sodalizio della zona. "Stiamo cercando una collaborazione, sì – conferma Parigi – per poter ‘appoggiare’ il nostro vivaio". La dirigenza biancorossa sta cercando di allestire un’adeguata prima squadra, che affronterà il torneo regionale toscano di serie C. "Per quanto concerne la sezione femminile, non abbiamo grossi problemi – fa sapere Parigi –. Stiamo rifondando, invece, il settore maschile, per restituire a Pistoia un volley maschile decoroso".
Purtroppo ai problemi di impianto, si è aggiunta l’emergenza sanitaria, che ha complicato ancor di più i piani societari. "Si pensi – è sempre Parigi a parlare – che durante le varie clausure, i periodi di chiusura dovuti a prima ondata e ‘zone colorate’, il Ministero dell’Interno ha fatto adibire la palestrina all’interno del comando a ospedale da campo. Per cui, niente ‘Masotti’, niente palestrina, abbiamo dovuto girovagare per poter fare un minimo di attività. Siamo stati tra i meno attivi in provincia, proprio per queste problematiche". La speranza, adesso, è che la palestra Masotti venga riconsegnata ai Vigili e a tutta la città prima possibile.
Gianluca Barni