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Tumore al rene: già effettuati 15 interventi in laparoscopia al San Jacopo

Grande traguardo per l’ospedale pistoiese. Ecco il bilancio positivo

I medici Sforza e Fedi

Pistoia, 27 aprile 2023 – Con la fine oramai conclamata dell’emergenza pandemica, almeno rispetto ai picchi di accessi toccati fra il 2020 e 2021 con interi reparti smembrati per lasciar posto ai pazienti in terapia intensiva e isolamento, anche all’ospedale San Jacopo si torna alla normalità come – per esempio – sulla chirurgia del rene afflitto da tumore e della via urinaria in laparoscopia. Una attività complessa e delicata portata avanti dalla struttura di Urologia diretta dal dottor Michele Marzocco. In tutto, dopo la fine dell’emergenza pandemica, siamo già a 15 pazienti operati, con età media di 66 anni ma una fascia compresa tra i 28 e gli 81. «Il tumore al rene e dell’alta via escretrice – afferma lo stesso dottor Marzocco – si presenta soprattutto intorno ai 60 anni d’età. L’intervento chirurgico rappresenta il trattamento di elezione quando è presente una patologia oncologica e poterlo effettuare in laparoscopia, offre numerosi vantaggi per i pazienti stessi. Si tratta di una procedura chirurgica altamente complessa che richiede da parte dei chirurghi un’elevata professionalità. Il mio team, insieme al dottor Massimo Fedi e afferente alla struttura di Chirurgia diretta dal dottor Sandro Giannessi, ha maturato in questo ambito la necessaria e comprovata esperienza».

Questo tipo di intervento, comunque, viene portato avanti anche in presenza di patologie benigne, sempre al rene, come malformazioni congenite. «L’introduzione di questa chirurgia laparoscopica per il tumore al rene conferma quanto il San Jacopo sia struttura all’avanguardia – aggiunge il direttore del Dipartimento delle specialistiche chirurgiche il dottor Stefano Michelagnoli – e inoltre la stretta collaborazione tra diverse unità operative porta ad un ottimale risultato per il paziente a testimonianza della continua crescita professionale che avviene nel nostro Dipartimento». 

Un motivo d’orgoglio e di vanto per l’intera struttura ospedaliera pistoiese, chiamata da qualche mese a questa parte a ritornare sui livelli pre-pandemia garantendo, soprattutto, l’assistenza e le prestazioni mediche fondamentali per i pazienti. «Aver reintrodotto questa ulteriore opzione terapeutica è motivo di soddisfazione per i nostri pazienti» chiosa il direttore sanitario, Lucilla Di Renzo, senza dover andare a dimenticare il ruolo fondamentale del personale infermieristico. «La loro presenza – aggiunge Paolo Cellini, direttore della gestione infermieristica – è fondamentale per la riuscita dell’intervento stesso perché deve permettere all’èquipe di agire agevolmente sul campo operatorio». Ci sono, infine, per il paziente dei vantaggi nel poter svolgere l’intervento in laparoscopia e lo spiegano l’urologo Sforza ed il chirurgo Fedi. «L’intervento tradizionale – affermano – prevederebbe delle incisioni ampie, invece con la tecnica laparoscopica si accede all’interno mediante dei piccoli fori attraverso i quali, con strumenti particolari tra cui una telecamera, si esegue l’intervento. Fra i vantaggi ci sono minor dolore, con ripresa post-operatoria più rapida visto che la degenza media si riduce a quattro giorni».

S.M.