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Arezzo 2020, il punto della situazione politica ad un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale

Il senso e l’importanza di questo appuntamento è riassunto da Francesco Romizi che rappresenta Arezzo 2020 in Consiglio Comunale. «È uno stimolo a partire velocemente nella costruzione del programma elettorale politico alternativo alla destra»

romizi

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Arezzo, 28 febbraio 2025 – Una conferenza stampa per fare il punto della situazione politica ad un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Arezzo. Il senso e l’importanza di questo appuntamento è riassunto da Francesco Romizi che rappresenta Arezzo 2020 in Consiglio Comunale. «È uno stimolo a partire velocemente nella costruzione del programma elettorale politico alternativo alla destra e a giungere alla scelta condivisa della o del candidato a sindaco. Siamo a poco meno a un anno dalle elezioni e pertanto crediamo che prima dell’estate sia necessario avere tutto definito, candidato o candidata e programma elettorale. Ce lo chiede la città che non vede l’ora di cambiare pagina dopo dieci anni di pessima amministrazione da parte della Giunta Ghinelli. Per farlo dobbiamo partire con il piede giusto, e questo deve portare a costruire velocemente il programma elettorale politico individuando una figura condivisa che possa in qualche modo rappresentarlo. Su questo noi stiamo già lavorando».

Franco Dringoli, ex assessore ai lavori pubblici della Giunta Fanfani, e Giuseppe Cirinei del direttivo di Arezzo 2020, nel corso della conferenza stampa hanno più volte ribadito il malcontento che il serpeggia tra la cittadinanza nei riguardi della politica che è stata portata avanti dall’amministrazione Ghinelli in questi dieci anni: «Sì perché quello che si evidenzia è un distacco tra l’amministrazione e i cittadini. Non c’è partecipazione nelle scelte, le comunità dei quartieri e le frazioni vengono informati solo dopo, a decisioni già prese. Per questo nascono comitati che poi raccolgono firme per far modificare quelle scelte. Noi invece chiediamo un sistema strutturato di partecipazione, di coinvolgimento sulle scelte rilevanti. Quello che manca è un piano articolato di piccole opere di manutenzione e di decoro dei parchi e del verde pubblico. Poi ci sono le condizioni pietose delle strade. Manca anche una presa in carico dei soggetti in difficoltà; quindi, noi chiediamo anche un sistema strutturato e integrato fra i servizi sociali della Usl e del Comune che insieme possono fare grandi cose. Quello che manca è effettivamente una amministrazione che valorizzi le relazioni sociali, le potenzialità che possono dare i vari soggetti al bene comune della città».

Anche Roberto Barone ribadisce l’esigenza di stringere i tempi, con le elezioni a marzo del prossimo anno che dal punto di vista politico sono veramente dietro l’angolo: « È chiaro che ci rendiamo conto che il tempo, anche se a qualcuno appare abbastanza lungo, è un tempo stretto. Dobbiamo lavorare molto sul programma. Noi come Arezzo 2020 abbiamo già le idee molto chiare e cercheremo di portarle avanti anche di concerto con le altre forze politiche che vorranno far parte della coalizione».