BARBARA BERTI
Politica

Dopo i ballottaggi, Fossi vince e rilancia: “Il laboratorio Toscana esempio per l’Italia”

Il segretario dem regionale: “Giani è e continuerà ad essere il governatore”

Firenze, 26 giugno 2024 – “È finita la fase dei veti, degli schiaffi al Pd, soprattutto dagli amici". Il giorno dopo i ballottaggi in Toscana, Emiliano Fossi, segretario dem regionale, tira le somme di questa tornata elettorale e, soprattutto, guarda al futuro – alle elezioni regionali dell’anno prossimo – con fiducia e ottimismo. E si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa. "Rottamare Renzi? No, noi non rottamiamo, noi includiamo. Però ci vuole la disponibilità a farsi includere" dice Fossi. E, poi, guardando al suo partito non ha dubbi. "Il Pd è in salute, è forte in Toscana" dice il segretario che, quindi, alza l’asticella pensando a future alleanze, campo progressista largo ma con una sorta di ‘comandamento’ che piazza, appunto, dopo la netta vittoria, al secondo turno, di Sara Funaro a Firenze e dei successi a Prato, con Ilaria Bugetti, e Livorno, con la riconferma di Luca Salvetti al primo turno, in quello che è il ’cuore rosso’ della Toscana’.

«Senza Pd non è possibile costruire l’alternativa di governo nel Paese" e non è possibile vincere in Toscana. Tradotto: "Siamo generosi, ma non bischeri" riflette con una battuta sempre sul filo dei veti e aprendo "alla fase della costruzione". Per questo "nei prossimi giorni lanceremo un’idea: la costruzione comune di un laboratorio di centrosinistra a cui inviteremo tutte le forze di quel campo. Da lì costruiremo la Toscana democratica del futuro nella quale chiediamo, a chi sarà disponibile, di riconoscersi partendo da scelte, contenuti concreti e proposte" continua il segretario ribadendo che "oggi non è più la fase dell’equidistanza, degli equilibrismi".

In questo senso "da qui ai prossimi mesi sarà sempre più importante e necessario fare uno schieramento di campo. E lanciando il laboratorio per la Toscana democratica vogliamo fare questo" spiega il parlamentare. Se l’apertura del laboratorio è questione di settimane, sui nomi per le elezioni regionali c’è ancora tempo e, comunque, prima le proposte e i contenuti, poi le alleanze.

“Oggi godiamo dei risultati" gondola Fossi che sul futuro governatore della Toscana dice: "Al momento, come segreteria, abbiamo parlato solo delle elezioni amministrative, oggi (ieri, ndr) si sono chiuse. Siamo contenti del risultato e per noi Eugenio Giani è e continua ad essere il presidente della Regione Toscana". Fossi aggiunge che "a oggi non sono all’ordine del giorni riassetti della giunta regionale o il riposizionamento di assessori". A Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione in quota Iv che a Firenze si è presentata come candidata sindaco per Italia Viva, "il presidente Giani aveva sottolineato la necessità di schierarsi al ballottaggio per Funaro, e l’ha fatto. Per quanto ci riguarda - continua Fossi - era il minimo sindacale richiesto a una autorevole esponente di un partito che siede nella maggioranza regionale guidata dal Pd". E sempre sul successo di Funaro, Fossi scaccia le malelingue. "Sono stati smentiti tutti i profeti di sventura, quelli che dicevano che il Pd e il centrosinistra avevano finito il loro corso e che l’amministrazione Nardella aveva operato male" le parole del segretario ribadendo che il Pd è "di gran lunga il primo partito a Firenze" e "in Toscana con il 32%, stando al dato delle europee".

Guardando al resto della Regione, "perdiamo Ponsacco a destra ma conquistiamo Montecatini Terme, mentre negli altri comuni dove perdiamo lo facciamo rispetto a un civismo a tinte di centrosinistra, come nel caso di Colle Val d’Elsa o per una lotta fratricida, una guerra in famiglia nel centrosinistra. Se abbiamo avuto un insegnamento da questo passaggio elettorale è che vinciamo se ci presentiamo uniti" conclude Fossi.