Luca Mantiglioni
Politica

"Potete fidarvi di noi. Stiamo costruendo una nuova Repubblica"

Intervista a Fabrizio Rossi, coordinatore toscano di Fratelli d’Italia

Fabrizio Rossi, 49 anni, è il coordinatore toscano di Fratelli d’Italia

Fabrizio Rossi, 49 anni, è il coordinatore toscano di Fratelli d’Italia

Grosseto, 21 giugno 2024 – Onorevole Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, il popolo degli elettori andrà a votare domenica e lunedì?

"Se i cittadini non vogliono che altri decidano per loro, tutti devono andare a votare. Si riparte zero a zero e ogni voto è utile per determinare l’esito. Il Comune lo decidi con il voto".

Firenze, Empoli, Piombino e tante altre sfide significative. Lei è fiducioso per l’esito finale?

"Sì, sono molto fiducioso. Le amministrazioni di centrodestra sono da sempre le migliori in Toscana. Abbiamo una classe dirigente negli enti locali di prim’ordine. Il Pd non riesce a stare al passo, perché sappiamo prima vincere e poi convincere gli elettori con le buone pratiche amministrative. Noi siamo il futuro, loro il passato".

A Firenze i toni della polemica si sono alzati negli ultimi giorni. Crede che il centrodestra possa avere possibilità anche nel capoluogo toscano?

"Io credo che i fiorentini abbiano capito che possono fidarsi di noi. Ci mettano alla prova e faremo bene come negli altri sette Comuni capoluogo che già amministriamo in Toscana. Senza riserve ideologiche, ma competenza e serietà. Noi siamo pronti".

Secondo lei i candidati locali hanno beneficiato anche della spinta dem su temi nazionali quali le battaglie per il no al premierato e all’autonomia differenziata?

"Non sono temi che hanno inciso nelle tornate amministrative di adesso. Spesso sono tematiche locali che spingono i candidati. Semmai una riflessione. Noi vogliamo che il premier sia eletto come si fa con il sindaco. Un rapporto diretto che ha dato stabilità al governo degli enti locali. Il Pd è contrario e come sempre si contraddice preferendo inciuci e accordi di palazzo in Parlamento. Noi siamo per la chiarezza come per il sindaco, un premier eletto direttamente. Riporteremo tanti cittadini al voto".

La vittoria a Prato ha indicato la strada del campo largo con PD e 5 Stelle. Avrà un futuro questa alleanza secondo lei?

"Se il Movimento Cinque stelle vorrà farsi fagocitare dal Pd fino ad esaurirsi continueranno. Ma mettere insieme due soggetti politici così diversi non necessariamente fa bene al buon governo. Sanno distruggere, ma non sanno ricostruire. Dopo il vaffa, il nulla".

Su autonomia e premierato lo scontro politico è molto forte.

"L’assetto istituzionale della Repubblica, soprattutto la seconda parte della costituzione, ancora legato ad un parlamentarismo anacronistico, deve essere riformato. La nostra parola d’ordine è riforme. Al Senato il primo voto per il premierato e alla camera per l’autonomia differenziata segnano le prime impronte che la coalizione di centrodestra a guida FdI vuole dare al nuovo assetto della forma di governo della nazione. Coesione e governabilità si sposano con solidarietà e stabilità".

Il Pd sostiene però che tutto questo dividerà ancora di più il Paese.

"La nuova Repubblica darà spazio alle autonomie, ma garantirà un assetto stabile ai governi della nazione, senza più accordi di palazzo o, addirittura, inciuci contrari al voto popolare. Sarà la nuova Repubblica che stiamo costruendo che renderà l’Italia ancora più unita e più funzionale nella sua organizzazione statuale, come in fondo prevede l’articolo 116 della Costituzione".