Arezzo, 18 marzo 2025 – Casucci, «quella di oggi non è più la mia Lega, mi dimetto da vice presidente e lascio il partito». «L’impegno continuna con passione vicino ai territori».
"Ho aderito alla Lega quando in Toscana avevamo l’1%, ne ho sempre condiviso le battaglie, dando tanto e ricevendo tanto in questi anni, fino ad arrivare ad essere indicato come Vicepresidente del Consiglio Regionale, e di questo posso solo dire grazie al partito.
Con rammarico, dopo quindici anni di convinta militanza, ho deciso di non rinnovare la tessera della Lega perché questo non è più il partito al quale mi ero iscritto.
A seguito di una serie di incontri franchi, ma cordiali con il Capogruppo Regionale Elena Meini, che ringrazio per la correttezza e l'umanità che da sempre la contraddistingue, con gli altri colleghi del gruppo regionale e con il segretario Regionale Luca Baroncini, ho comunicato a quest’ultimo, in maniera serena ma ferma, la mia volontà di aderire al gruppo Misto e conseguentemente di dimettermi da Vicepresidente del Consiglio Regionale. Tutti questi passaggi saranno compiuti nei tempi e nei modi che saranno concordati quanto prima tenendo conto delle esigenze amministrative e organizzative che mi sono state manifestate.
Anche al fine di non fornire alla sinistra argomenti per distogliere l'attenzione da i veri problemi della nostra regione, mi ero espressamente augurato di mantenere al momento il massimo riserbo sulla questione, anche in vista dell'imminente Congresso Federale del partito, tuttavia, visto che la notizia è comunque stata resa pubblica (non per mio volere, né credo quello della Lega), ritengo doveroso dare con la massima trasparenza risposte ai tanti militanti e amministratori che mi stanno chiamando.
Al di là della fisiologica dialettica interna al partito, non è un mistero per nessuno che da tempo non condividessi quella che io vedo come una deriva a destra del partito e il sempre maggior spazio dato a soggetti che nulla hanno a che vedere con la nostra storia e, dall' altro, il progressivo abbandono del ruolo del sindacato di territorio che la Lega ha sempre svolto e che mi aveva convinto ad aderire nel lontano 2010.
Ho più volte fatto presente la situazione anche nel corso degli ultimi direttivi regionali, segnalando come la stessa difficoltà fosse condivisa da tanti iscritti ed elettori senza mai poter intravedere la possibilità di un positivo cambiamento.
Lascio la Lega con rispetto nei confronti di coloro che hanno condiviso con me un lungo percorso della mia vita e la certezza che continuerò a spendermi per la mia gente, ancora più vicino ai territori che ho sempre seguito in modo puntuale e fattivo.