Ceccarelli e De Robertis PD sulla stazione Medioetruria

«Quali confini difende Salvini, non certo quelli della Toscana»

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Arezzo, 11 novembre 2024 – Ceccarelli e De Robertis PD sulla stazione Medioetruria: Quali confini difende Salvini, non certo quelli della Toscana

Intervento di consiglieri PD in Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis in merito alle ultime notizie apparse sulla stampa ed alle comunicazioni fatte dalla Regione Umbria su finanziamenti per la stazione AV di Creti

“Se dovessimo usare il linguaggio e le modalità di comunicazione dell’attuale ministro per le Infrastrutture e Trasporti Salvini, dichiarano Ceccarelli e De Robertis, potremmo dire che non difende i confini, e quando lo fa sicuramente non sono quelli della Toscana visto che, secondo quanto si apprende, sarebbero stati stanziati finanziamenti a favore della Regione Umbria per realizzare delle infrastrutture in Toscana. Già questo atto risulta fuori dalle regole, ma ancora più stridente risulta il fatto che queste stesse infrastrutture che ipoteticamente si vanno a finanziare non sono volute, nella loro localizzazione a Creti, dalla stessa Regione Toscana che ne deve autorizzare la realizzazione.

Insomma un vero pasticcio alla “Salvini”.

E’ ormai evidente a tutti, anche in Umbria, che si tratta di una scelta politico-elettorale unilaterale e propagandistica da parte del Ministro. Mi trovo nuovamente costretto, quindi, a ricordare al Ministro le motivazioni che rendono Creti una scelta sbagliata, su tutti l’elemento più clamoroso è quello della mancanza dello scambio ferro-ferro, caratteristica fondamentale per una moderna stazione AV, e poi il fatto che si vada a privilegiare una soluzione che ha un bacino di utenza potenziale minore rispetto a Rigutino.

Rimane infine anche l’aspetto, non marginale, che forse sfugge al Ministro, ovvero che senza l’intesa con la Regione Toscana una nuova stazione ferroviaria in Toscana non la si realizza.

Ci batteremo ancora, concludono Ceccarelli e De Robertis, per una soluzione logica e funzionale che favorisca la costruzione di quest’opera così importante per la mobilità toscana, ma continuo a chiedermi fino a che punto le forze politiche di destra che amministrano Arezzo e che hanno i propri rappresentanti nel governo centrale possano tacere e non agire per il bene di tutti. Credo che sia il momento che Arezzo sia unita nel contrastare questa ipotesi e soprattutto si batta per avere più treni subito per le stazioni di Arezzo e Chiusi.”