Firenze, 24 aprile 2024 – C’è qualcosa di nuovo nel centrodestra. E in particolare nel fronte dei sindaci e nel dna che li ha portati a governare città come Pisa (Michele Conti) e Pistoia (Alessandro Tomasi). E’ la rete delle liste civiche, la sinergia che parte adesso per arrivare ancora più forte e radicata alla volatona per le elezioni regionali di fine ’25 (o inizio ’26).
Tra poche settimane le liste civiche, determinanti e vere (non raggruppamenti ’civetta’ acchiappavoti, ma realmente rappresentativi) si ritroveranno per confrontarsi, condividere strategie e idee, mettere in piedi programmi, capire ancora meglio come possoso essere capillari tanto da attrare elettori che votano diversamente o non votano proprio. Di fatto l’incontro che si terrà a Pisa dopo il voto di giugno è emblematico: il centrodestra è cosciente che il civismo è un valore aggiunto per aggregare e far vincere.
Sia Michele Conti a Pisa che Alessandro Tomasi a Pistoia sono stati eletti anche per il secondo mandato grazie al supporto di liste civiche. Un modello vincente che può dare ulteriori frutti. Anche a livello più ampio.
“Il centrodestra in Toscana ha dimostrato negli ultimi anni di avere una classe dirigente all’altezza delle sfide del presente - spiega il sindaco Conti - Lo ha fatto sul campo, amministrando molti Comuni fra i quali sette capoluoghi di provincia su dieci in Toscana. Ha saputo dimostrarsi attrattivo per le migliori energie della società civile, pronte a scendere in campo attraverso le liste civiche che allargano il campo del centrodestra, riconoscendo il buon governo e la leadership istituzionale dei sindaci". Un civismo "che non ha la pretesa di sostituirsi ai partiti, che rimangono la colonna portante della coalizione, ma di aggiungere valore alla proposta politica del centrodestra". Così è successo a Pisa, a Pistoia e anche in altri comuni: "Credo sia il modello giusto per affrontare anche le prossime elezioni regionali". E Conti annuncia: "Stiamo lavorando per organizzare proprio a Pisa, nel mese di giugno, un incontro fra liste civiche toscane, per scambiare buone pratiche e avviare un percorso costruttivo in vista delle elezioni del 2025".
Conti è grande amico di Tomasi (e anche del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci). E’ stato tra i primi a congratularsi con lui quando ha vinto per la seconda volta le elezioni (al primo turno). E proprio Tomasi può essere il nome giusto per la candidatura a governatore nel prossimo anno secondo molti esponenti di partiti del centrodestra e diversi sindaci.
“Alessandro è un amico e un ottimo amministratore. Non sta a me decidere ma se il centrodestra dovesse indicarlo come candidato ne sarei molto felice - dice Conti - La sua sarebbe una scelta pienamente coerente con l’impostazione che il centrodestra si è dato di valorizzare gli uomini e le donne e il loro rapporto con i territori. Tomasi ha fatto bene nella sua città, i pistoiesi lo hanno riconfermato per il secondo mandato. C’è in Toscana un gruppo dirigente di donne e uomini di centrodestra, siamo tra noi in rete, ci scambiamo opinioni e buone pratiche, non siamo in competizione l’un con l’altro. Siamo pronti a essere considerati un valore aggiunto per il governo della Toscana".
E lungo il solco del civismo è sceso in campo a Firenze l’ex direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt. Il primo obiettivo strategico, quando ha rotto gli indugi, è stato quello di farsi sostenere da liste civiche.
"Se qualcuno ha fatto un buon lavoro in passato e adesso non ha la tessera di nessuno - ha detto Schmidt- senz’altro potrebbe entrare nella lista, però abbiamo molti civici che non si sono mai occupati di politica prima, ma in realtà si sono occupati molto bene di amministrazione e dei loro campi di specializzazione". E ha spiegato: "Abbiamo giovani, abbiamo persone più esperte negli anni, abbiamo tanto entusiasmo di persone che si offrono di dare una mano".
E Conti da Pisa fa il tifo per l’ex direttore degli Uffizi nella sfida al centrosinistra al potere a Palazzo Vecchio: "Vedo molto bene la candidatura di Eike Schmidt: ha dimostrato con il lavoro e con i numeri di saper rilanciare gli Uffizi, una delle prime istituzioni culturali al mondo. Ha indubbie capacità manageriali ma anche una visione sul ruolo di Firenze in Toscana e nel mondo. Credo che i dirigenti del centrodestra fiorentino abbiano fatto la scelta giusta: un civico autorevole che può rappresentare l’alternativa e drenare consensi in maniera trasversale".