Emanuele Baldi
Politica

Sondaggi al fotofinish. Il Pd senza più certezze nei suoi fortini rossi, batticuore ballottaggi

A Firenze la dem Funaro è avanti su Schmidt ma ben lontana dal 50%. Al secondo turno le incognite Renzi, dato in doppia cifra, e Del Re. Rilevazioni contrastanti a Prato. Ma Bugetti potrebbe spuntarla su Cenni

Elezioni comunali (foto repertorio Ansa)

Firenze, 24 maggio 2024 – Firenze e Prato alle urne, doppio stress test per il Pd che qualora dovesse veder scricchiolare, o peggio sgretolarsi, gli ultimi fortini rossi toscani che – insieme al ’corpaccione’ della Piana, Empoli e Livorno – ancora arginano l’avanzata delle destre, potrebbe dover iniziare a mettere in conto una fisilogica debacle alle Regionali ’25 con ripercussioni scontate sul Nazareno.

In una Firenze sfiancata da spaccate e cantieri e sventrata da un overtourism che droga i metri quadri di ogni appartamento, si sfidano la dem Sara Funaro, assessore al welfare dell’uscente giunta Nardella e fedelissima dello stesso, e l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. I sondaggi le consegnano tutti un vantaggio sì, ma assai risicato rispetto ai fasti del Pd fiorentino di un tempo. L’ultima rilevazione di Emg Different per Toscana Tv (mille interviste tra il 20 e il 22 maggio) vede Funaro rifiatare un attimo rispetto al sondaggio Ipsos del Corriere che un paio di giorni fa la inchiodava al 37% e spiccioli.

La dem ora raggiunge – ma ci s’insabbia pure – il 40%, quando il minimo sindacale a queste latitudini sarebbe almeno il 45%. Schmidt è sette punti sotto, al 33% (secondo Ipsos sarebbe al 34,2% quindi a un tiro di schioppo dalla competitor ) e gongola forse più per lo spappolamento a sinistra che per un suo personale exploit, di fatto ancora non tracciato dai sismografi elettorali. Il centrosinistra a Firenze vede infatti in campo anche Stefania Saccardi, renzianissima e accreditata a un 11,5% che può essere ago della bilancia chiave al (probabilissimo) secondo turno in riva d’Arno, lanciata in pista dal leader di Iv che da mesi fa ammattire i dem. E c’è poi l’ex assessore all’urbanistica Cecilia Del Re la quale, defenestrata dalla giunta Nardella, ha fatto le valigie e creato la sua creatura, Firenze democratica, data ora a un lusinghiero 6%, addirittura il doppio dei consensi che raccoglierebbe il pentastellato Lorenzo Masi e un punto avanti alla sinistra radicale di Dimitri Palagi.

Le altre quattro liste racimolano briciole o poco più (tra l’1,5% e il 2,5% tutte insieme).

Probabile ballottaggio dunque con esiti incerti anche se le proiezioni Emg allentano le paura dem attestandosi, al secondo turno, su un 60 a 40 per Funaro.

Uno sguardo alla dirimpettaia Prato che arriva da due governi Biffoni. Ancora un sondaggio Emg a tenere banco: 4.411 persone interpellate, di cui 800 hanno risposto. Intervallo fiduciario delle stime è il 3,2%, in più o in meno. Solo il 54% di chi ha risposto si è detto certo di andare a votare, il 18% è sicuro di non farlo. In base a questo EMG ha stilato due stime: una basata solo sulle risposte di quelli che andranno a votare, l’altra sul totale del campione.

Nel primo caso Ilaria Bugetti del centrosinistra è quotata al 50%, Gianni Cenni del centrodestra al 42.5%, Mario Daneri di Prato Merita al 3.5%, Fulvio Castellani del Pci al 2%, Jonathan Targetti della lista civica Targettopoli e Paola Battaglieri di Alternativa beni comuni entrambi all’1%. EMG ha poi valutato le intenzioni di voto in caso di ballottaggio: 56% Bugetti e 44% Gianni Cenni. Quanto alle liste, le sei del centrosinistra arriverebbero al 51%, una quota superiore ai voti sondati per Bugetti: il Pd sarebbe al 30%, il M5S al 6% così come la lista civica Bugetti la forza del noi, Sinistra unita al 4%, la lista civica Questa è Prato al 3% e +Europa al 2%. Il centrodestra avrebbe il 42% (mezzo punto in meno del candidato sindaco), con FdI al 23%, la lista civica Gianni Cenni al 9%, Forza Italia al 4%, la Lega al 3% così come Silli con Prato.

Ma ad aumentare l’incertezza c’è un altro sondaggio di Swg con un campione di 700 pratesi consultati tra il 17 e il 22 maggio. Lo scenario cambia radicalmente e vede, pur di un soffio, avanti Cenni (41-45%, la forbice). Bugetti sta tra il 40 e il 44%. Daneri nella forbice 5-7%.