Terni, 15 maggio 2023 – Come previsto da sondaggi, rumors e sensazioni della campagna elettorale, per la poltrona di sindaco di Terni sarà ballottaggio tra Orlando Masselli, candidato del centrodestra, assessore al bilancio della Giunta uscente (sostenuto da FdI, Fi, Lega e liste civiche) e Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, imprenditore a capo di Unicusano, di destra nel cuore ma che ha impostato la campagna elettorale sul "centro del centro" ( appoggiato da Alternativa Popolare e liste collegate).
Con 43 sezioni scrutinate su 129, esattamente un terzo, Masselli registra il 33,8% inseguito da Bandecchi col 29,27. E la sinistra? A debita distanza Josè Kenny (Pd e liste collegate) 22.3 e Claudio Fiorelli (M5S e liste collegate) 11,07.
Prima, sommaria riflessione: il centrosinistra unito, forse, avrebbe strappato il pass per il ballottaggio. Anche perché degli altri tre candidati sindaco, almeno due possono essere ricompresi nella galassia del centrosinistra: Silvia Tobia (Potere al popolo) 1,19, Paolo Cianfoni (Alleanza degli Innovatori) 1,10.
Per Emanuele Fiorini (Fiorini per Terni) 1,08. Quindi, per ora, gli unici a esultare sono Bandecchi (ieri dato impegnato a Roma) e il suo staff, che vedono confermate le previsioni della vigilia. Il centrodestra di Masselli, che non nascondeva ambizioni di vittoria al primo turno, comincia a farsi qualche domanda, soprattutto guardando al crollo della Lega, ferma al 3,74, che aveva espresso il sindaco uscente Leonardo Latini, estromesso senza troppi complimenti.
A sinistra è già tempo di processi sul mancato candidato unitario. Al professor Kenny, docente universitario di lunga esperienza anche politica, non è riuscito il colpaccio del ballottaggio. Al medico Fiorelli quello di rilanciare il M5S.