Emanuele Baldi
Politica

Toscana verso le Regionali. Candidato centrodestra, Stella (FI) insiste: “Perché decide FdI? Meglio un moderato”

“Nessuna preclusione su Tomasi, ma la scelta deve essere collegiale”. E torna l’ipotesi primarie. Baroncini (Lega): “Non un atto ostile, giusta condivisione”

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Marco Stella (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Firenze, 12 settembre 2024 – Guai a chiamarle lotte intestine che l’ordine di scuderia, più o meno condiviso, è quello di trasmettere all’esterno un messaggio di compattezza muscolare tanto più adesso che il centrosinistra ha da schiarirsi le idee sull’ampiezza del suo ’campo’ (che se da largo diventa larghissimo, con Iv, rischia poi perfino di restringersi...) in vista del voto regionale del 2025.

Eppure nel centrodestra qualche moto ondoso in aumento si registra, specie dopo l’endorsement dei colonnelli meloniani per il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi quale candidato governatore. Il più piccato era e resta Marco Stella, coordinatore regionale di Forza Italia, forte anche dell’alzata di scudi di Antonio Tajani che per primo aveva messo le ganasce alle ruote dei Fratelli d’Italia, forse troppo frettolosi di chiudere la partita sul nome di colui che sfiderà Pd e alleati. E tuttavia venerdì, all’assemblea degli eletti FdI di Riotorto, Tomasi è stato di fatto incoronato senza troppi fronzoli. “Governatore in pectore… quasi candidato, lo possiamo dire ormai, no?” si è lasciato scappare il coordinatore regionale Fabrizio Rossi, mentre lo stesso sindaco di Pistoia, che dicendosi “lusingato” continua a non sciogliere la riserva, faceva una fuga in avanti netta (“Siamo consapevoli che stavolta tocca a noi. Questa giornata serve a dire che FdI ci proverà davvero a vincere” le sue parole). Parole che non sono andate giù a Stella che ieri è tornato sulla questione. “Tomasi non è al momento il candidato del centrodestra perché il suo nome non è stato portato a nessun tavolo e di fatto tra alleati ancora non abbiamo neanche iniziato a discutere” attacca l’esponente azzurro.

Non cerca lo scontro Stella ma mette le cose comunque in chiaro: “Non sta scritto da nessuna parte che tocchi a Fratelli d’Italia indicare il nome. Prima ci sediamo tutti al tavolo che chiediamo da prima delle state e insieme decidiamo”.

Poi la riflessione che ’sgonfia’ il nome di Tomasi (anche se, precisa il coordinatore forzista, non c’è nessuna preclusione): “Io credo – dice – che in Toscana il profilo migliore per il centrodestra potrebbe essere quello di un moderato magari in grado di intercettare voti nella società civile, o tra i delusi di Iv o di Azione, oppure dello stesso Pd”. “D’altronde – aggiunge – i risultati ci dimostrano che quando il candidato è troppo schierato a destra non sfonda. Un esempio? Prato... E invece a Lucca il nostro Pardini ha vinto benissimo”. C’è poi la questione dei temi: “Noi siamo per la pista di Peretola, per il ritorno alle cinque Asl, contro il pedaggio in Fi-Pi-Li... Non mi pare che in FdI siano così compatti. Un’idea? Le primarie. C’è tempo per organizzarle in ottobre e farle magari in dicembre”.

“È un’idea che piace anche a noi” s’inserisce il segretario regionale della Lega Luca Baroncini che precisa di “non avere preclusioni su alcun nome” ma invita gli alleati a scegliere “il metodo partecipato”. “Il nostro non è un atto ostile nei confronti di nessuno ma solo una richiesta di condivisione di idee e progetti. Noi lo faremo a metà ottobre con i nostri iscritti e quello che verrà fuori lo porteremo al tavolo degli alleati. La Lega c’è ed ha anche dei nomi spendibili per la corsa alle regionali” conclude Baroncini.