LUIGI CAROPPO
Politica

Verso le elezioni regionali in Toscana, centrosinistra al bivio. La scelta sulle alleanze, tre moduli in campo

Quale sinergia? Il campo stretto di Firenze o quello che piace a Schlein? Il presidente toscano Giani punta alle larghissime intese con Iv e 5 Stelle. Il segretario toscano dem Fossi: "Alleanza ampia ma senza veti reciproci"

Firenze, 25 giugno 2024 – Se Maurizio Sarri fosse disponibile (visto che ha dato una mano al candidato sindaco di Figline-Incisa Valerio Pianigiani) forse si potrebbe sciogliere qualche dubbio sul modulo tattico-politico che il Pd dovrà adottare nei prossimi mesi in vista della volatona per le elezioni regionali toscane (ufficialmente fissate per l’autunno del prossimo anno).

Dalle urne delle Comunali escono tre tipologie di alleanze nell’ambito del cosiddetto ’campo’ del nuovo corso dem. C’è il campo "stretto", quello adottato dal Pd fiorentino per la conquista da parte di Sara Funaro di Palazzo Vecchio (Pd con Avs, Azione +Europa e altre liste civiche). C’è poi il campo "EllyZ", quello che piace alla segretaria Schlein e ai suoi fedelissimi in Toscana (il deputato Marco Furfaro, il segretario toscano Emiliano Fossi, il responsabile enti locali Stefano Bruzzesi, l’assessore fiorentino Andrea Giorgio e l’esponente pratese Diego Blasi): è la sinergia tra Pd, locomotiva, e il M5stelle. Prato è la dimostrazione evidente che si può fare e vincere. Obbligatorio tenere fuori Italia Viva. Poi c’è il campo "larghissimo" quello che sogna il presidente toscano Eugenio Giani per battere la destra. Lui è già il fautore e il regista di quello largo (ne è dimostrazione la sua maggioranza composta da Sinistra, Italia Viva, Pd), il larghissimo avrebbe dentro anche i 5 Stelle. Lui ci crede.

Quello di Firenze è "un risultato straordinario per il centrosinistra e il Pd, che ha visto la Toscana abbracciare largamente questo orientamento nella scelta del sindaco" dice. "Continuiamo su questa strada, uniti e determinati, per il bene della nostra regione e del nostro paese", ha aggiunto. Giani ha fatto i "complimenti a Sara Funaro", eletta sindaca col 60,56% dei voti, "per un risultato che ha superato ogni aspettativa, dimostrando la fermezza e la chiarezza della sua posizione politica, che l’hanno portata a una vittoria netta e meritata". Il presidente della Regione ha quindi voluto ringraziare il Pd "nelle persone di Emiliano Fossi, segretario regionale, ed Elly Schlein, segretaria nazionale, per il loro sostegno continuo e fondamentale. La vicinanza di Schlein, testimoniata dalle numerose visite in Toscana, e la capacità di fornire una chiara strategia politica sono state determinanti per il successo ottenuto". Dunque, ha concluso Giani, "grazie al lavoro di squadra e alla loro leadership e visione, abbiamo potuto raggiungere questo importante traguardo, dimostrando ancora una volta la forza e la coesione del nostro partito".

Ed ha specificato: "In tante sfide delle Comunali il campo largo, da Italia Viva ai 5 Stelle, è stato vincente. Questo è il grande messaggio da dare anche a livello nazionale: se noi avessimo un’unica coalizione in nome di una larga convergenza delle forze progressiste, con la leadership del Pd avremmo più voti e saremmo più forti del centrodestra. Tutti devono riflettere su questo scenario. Io lavoro per unire e costruire programmi".

Emiliano Fossi è la felicità fatta persona: "Sfido chiunque un anno fa a pensare che avremmo vinto a Prato, Livorno al primo turno e Firenze con questo distacco e che il Pd in Toscana sarebbe tornato di gran lunga il primo partito col 32% delle Europee". "Il cuore rosso della Toscana c’è, è forte, vivo" ripete. E annuncia: "Proveremo a costruire l’unità anche con le forze di sinistra" che sono andate da sole ed hanno vinto come a Borgo San Lorenzo e a Calenzano. E sul campo largo: "Il Pd si sente la responsabilità di costruire un’alleanza di centrosinistra basata sui contenuti e le proposte, però senza veti reciproci". Chi ci sta?