LUIGI CAROPPO
Politica

Giani chiede unità: un patto per il Rilancio per la Toscana

Lavoro, turismo, cultura: i punti del programma. Ma il suo partito discute: Nardella frena Zingaretti, Rossi invita i grillini al voto disgiunto

Giani e la segretaria toscana Pd, Bonafè (foto New PressPhoto)

Giani e la segretaria toscana Pd, Bonafè (foto New PressPhoto)

Firenze, 19 agosto 2020 - Eugenio Giani arriva sul palco della Versiliana cercando di dimenticare una giornata di caos politico nel suo partito. Intrecci quanto meno contraddittori se non proprio sintomi di un ’tafazzismo’ di ritorno in casa dem. Da una parte il sindaco di Firenze Dario Nardella tira il freno a mano alla spinta del segretario nazionale dem Nicola Zingaretti verso i Cinque stelle, dall’altra il governatore uscente Enrico Rossi invita al voto disgiunto gli stessi grillini (e Toscana a sinistra di Fattori): croce su Giani e sulla propria lista "contro il centrodestra guidato dai fascioleghisti". Insomma nel Pd il pensiero unico non esiste più da un pezzo, ma sembra non esistere nemmeno un filo conduttore. Ognuno in ordine sparso. E Giani, candidato del centrosinistra alla corsa per la presidenza della Regione Toscana, deve fare i conti anche con un Pd così, litigioso ad ogni angolo. Lui prova a tenere tutti uniti. Il maggior partito che lo deve sostenere e la Toscana dei campanili. "Più unità e meno campanili" ripete dal palco della Versiliana ieri sera in nome "di un patto del Rilancio che deve vedere in campo una sola squadra: la Toscana".

Pd e Cinque stelle sinergici oltre il governo? "Il ponte noi lo abbiamo gettato – sottolinea Giani – con la lista Svolta in cui, con Volt, ci sono gli amici di Italia in Comune di Pizzarotti e Gabriele Bianchi, ex consigliere Movimento 5Stelle, di Toscana nel cuore".

E al centrodestra dice: "Basta fango contro il modello toscano, bisogna essere orgogliosi". Il patto del Rilancio verte su economia, cultura e turismo. I fondi comunitari? Per Giani sono "da prendere al volo perlo sviluppo nei prossimi cinque anni" tanto che "vorrei mandare a Bruxelles 50 giovani per capire le dinamiche e sviluppare insieme a loro gli europrogetti".

La sanità resta in primo piano con i nuovi ospedali "che hanno dato risposte eccellenti". Ma bisogna fare di più con "la realizzazione delle Case della salute e l’incremento dei collegamenti digitali tra medico e paziente". Turismo? "Si rilancia con grandi eventi, ma anche con un cartellone diffuso". Giani ricorda nel futuro prossimo le celebrazioni dantesche e il sogno Olimpiadi. Ma servono infrastrutture. Risultato che la guida di centrosinistra in decenni non è riuscita a portare a casa. Nodo aeroporti. "Firenze e Pisa devono dar vita a una sinergia, non a una competizione. Lo scalo intercontinenatale del Galilei ha bisogno dell’aerostazione da 60 milioni, il Vespucci della nuova pista per la sicurezza, la tutela ambientale e per rendere lo scalo più attrativo".