REDAZIONE POLITICA

Terzo mandato per i sindaci, via libera: ecco i comuni coinvolti. Si vota di sabato e domenica

Al voto l’8 e il 9 giugno per europee e amministrative

Un seggio elettorale

Firenze, 25 gennaio 2024 – Sono 166 i sindaci toscani che potranno ricandidarsi alle elezioni amministrative fissate l'8 e 9 giugno prossimi (quando si voterà anche per le europee), su un totale di 184 Comuni che andranno al voto. E' questo l'effetto della nuova norma introdotta oggi dal Consiglio dei ministri, che dà la possibilità di candidarsi al terzo mandato nei Comuni dai 5mila ai 15mila abitanti; mentre nei Comuni fino a 5mila ci si potrà ricandidare senza limiti di sorta. Senza la novità i sindaci ricandidabili sarebbero stati 117.

In Toscana le elezioni amministrative si terranno in tre Comuni capoluogo (Firenze, Livorno e Prato), in 34 oltre i 15mila abitanti (con il doppio turno) e in 150 sotto il 15mila abitanti.

I 34 sopra i 15mila abitanti sono: Cortona, San Giovanni Valdarno, Bagno a Ripoli, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Castelfiorentino, Certaldo, Empoli, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano In Val Di Pesa, Scandicci, Signa, Follonica, Cecina, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo, Capannori, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Montemurlo, Agliana, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi.

A questo link l’elenco completo.

“La norma che estende il numero dei mandati dei Comuni fino a 15 mila abitanti e toglie ogni limite ai Comuni sotto i 5 mila è un passo avanti molto importante – dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro – finalmente viene data una risposta positiva alla richiesta che da anni viene da tutti i sindaci e si sana, almeno in parte, un vulnus democratico che abbiamo sempre giudicato gravissimo. A questo punto diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15 mila abitanti. Una volta chiarito che soltanto gli elettori devono avere il diritto di giudicare se i propri sindaci devono essere confermati o mandati a casa, una disparità di trattamento nei confronti di soli 730 comuni più grandi, sul totale dei 7896 comuni italiani, appare davvero incomprensibile, e probabilmente anticostituzionale”.