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Festa Repubblica, il sindaco Nardella: "Festeggiamo 76 anni di democrazia e libertà"

Convocato in seduta solenne, in piazza della Signoria, il Consiglio comunale. La Protezione Civile avrà l’onorificenza “Firenze 2020”

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella

Firenze, 2 giugno 2022 - “Festeggiamo 76 anni di democrazia e libertà, festeggiamo la nostra costruzione e tutti coloro che, giorno dopo giorno, hanno fatto crescere il nostro Paese. Buona Festa della Repubblica a tutte e a tutti e viva l'Italia”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, sui social, ha voluto rendere omaggio alla Festa della Repubblica, che si celebra oggi. A Firenze il programma è ricco.

Alle 10.30 il Consiglio comunale è convocato infatti in seduta solenne, in piazza della Signoria, alla presenza delle massime autorità cittadine per conferire l’onorificenza “Firenze 2020”  ed esprimere pubblicamente l'ammirazione e il sostegno al sistema di Protezione Civile che ha svolto al massimo, visto il perdurare delle emergenze, il servizio pubblico loro affidato. Il riconoscimento onorifico è stato istituito con delibera di Consiglio comunale nel 2020, affinché negli anni futuri non venga dimenticato l’anno in cui il nostro Paese si è trovato ad affrontare, primo in Europa, l’emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19, e come nonostante tutte le difficoltà abbia risposto con l’impegno e il sacrificio di molti. E' stato deciso di premiare la Protezione Civile perché, come è stato spiegato da Palazzo Vecchio, "rispecchia pienamente le tre parole che riassumono il significato del riconoscimento, ossia solidarietà, impegno, sacrificio; caratteristiche proprie degli operatori di protezione civile capaci di adoperarsi oltre i propri doveri professionali e di cittadini, nel soccorso del prossimo dimostrato nel vostro servizio quotidiano per la comunità e quanto fatto durante la pandemia, così come nell’attuale emergenza dovuta alla guerra in Ucraina con l’accoglienza ed il sostegno dei profughi e l’invio degli aiuti umanitari alla popolazione colpita".

Niccolò Gramigni