Firenze, 22 ottobre 2021 - Massimo Mallegni, senatore e coordinatore toscano di Forza Italia, va avanti. Il partito alza la testa in Toscana dopo una lungo periodo di crisi, ma diversi dirigenti toscani azzurri se ne vanno. In disaccordo con lui. Guarda i numeri e dice: "Va bene così".
Senatore Mallegni emerge forte la necessità di scegliere bene e meglio e per tempo i candidati nel centrodestra. Lei lo ha detto già ripensando alle Regionali 2020. Ora ancor di più? "Oggi più che mai i cittadini sono devastati da mini informazioni. I social appaiono sempre di più una necessità per sapere la verità ma ovviamente non è così. La politica li usa per mandare pillole di saggezza quasi a ripetizione e le persone ormai non sanno più a chi dare retta. Se vogliamo fare la differenza abbiamo il dovere di scegliere personale politico capace, con una storia personale e professionale alle spalle e che possibilmente abbiano un’idea di come funziona la pubblica amministrazione. Dobbiamo tornare a parlare di cose concrete con persone concrete. L’improvvisazione è finita". Ma in Toscana il centrodestra si è presentato anche diviso vedi Sansepolcro. La coalizione non sembra così coesa. Insomma si fa male da sola. Come mai? "Mi creda, noi abbiamo fatto di tutto per stare uniti, purtroppo i personalismi talvolta travolgono l’interesse generale delle comunità. In ogni caso, se in Toscana il centrodestra vuole avere delle opportunità deve scegliere bene e non con il metodo “io ho più voti e decido” ma “io ho il migliore o la migliore e propongo”, inoltre ci dobbiamo allargare al centro. In ogni caso a Sansepolcro abbiamo vinto". Forza Italia aggrega e federa. Ma in Toscana esponenti azzurri se ne vanno contestando il vertice guidato da lei. Che succede? "Guai non saper accettare le critiche, l’importante sarebbe restare dentro e costruire anche su posizioni diverse. In ogni caso guardo avanti e mi godo il grande risultato ottenuto a queste amministrative. In 12 mesi siamo passati da quasi il 2% a quasi il 10%. Più di così?". In alcuni comuni dove si è votato come Sesto e Reggello la presenza azzurra è stata poco apprezzabile, però. "Forza Italia nel settembre del 2020 in Toscana era quasi scomparsa ovunque. Oggi in certe località aver fatto la lista è stato un risultato enorme. Da qui si ricostruisce". C’è una tendenza a premiare i moderati e un’idea di Centro di ritorno. Che ne pensa? "Oggi il centrodestra è una realtà, nonostante le sfumature di cui abbiamo già discusso. Tuttavia la necessità di allargare al centro è per la nostra coalizione essenziale. Forza Italia deve tornare a guidare la coalizione, se così sarà torneremo ad essere vincenti ovunque".