LUIGI CAROPPO
Politica

Le battaglie del Pd: salario e sanità. Fossi: “Il partito tra la gente. Giani? Siamo con lui”

Il segretario regionale dem inizia da Viareggio a raccogliere le firme sulla proposta per la dignità del lavoro, fra stagionali e vacanzieri: "Sfide giuste, possiamo vincere. Le primarie? Né un dogma né un male"

Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd

Emiliano Fossi, segretario regionale del Pd

Firenze, 4 agosto 2023 – Tagli alla sanità, con la spesa pubblica che scende dal 7,1 al 6,2% del Pil e il definanziamento (75 milioni in meno) del Pnrr, che potrebbe mettere a rischio una ventina dei 77 progetti delle case della salute, sette o otto dei 23 sugli ospedali di comunità, mentre delle 37 centrali operative territoriali ne nasceranno solo 30. Per questo il Pd torna in piazza con una mobilitazione all’insegna dello slogan La salute prima di tutto e una proposta di legge che approderà in consiglio regionale dopo la pausa estiva e che sarà discussa anche in tutti i consigli comunali toscani. E partirà subito una raccolta firme tra i cittadini. Nella proposta di legge si prevede che il finanziamento del fondo sanitario nazionale non possa scendere mai sotto il 7,5% del Pil. «Siamo molto preoccupati per le scelte del governo sulla sanità, ma non solo. La nostra regione si distingue, con orgoglio, per un modello di sanità pubblica, universalistica, di prossimità e territoriale. Un modello a rischio per le scelte scellerate, deliberate e ideologiche che il governo sta facendo ridimensionando la spesa sanitaria nazionale», ha detto il segretario regionale Emiliano Fossi, in collegamento video. Una spesa che, ha sottolineato il capogruppo in consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli, è passata dal 7% del Pil nel 2022 con il ministro Speranza al 6,7% nel 2023, al 6,3% previsto per il 2024 e al 6,2% per il 2025 con il governo Meloni: «Scelte incomprensibili da contrastare con tutte le nostre forze». A preoccupare il Pd è poi la scelta, in fase di riscrittura del Piano nazionale di ripresa e resilienza, di tagliare del 30% la realizzazione di case e ospedali di comunità, oltre allo stop del reddito di cittadinanza e il mancato rifinanziamento al fondo affitti per morosità incolpevole che interesserà 22mila toscani. Questo in un quadro in cui 100mila persone nella regione guadagnano meno di 9 euro l’ora. «Se la pandemia ci ha insegnato che il sistema sanitario è strategico e che la sanità territoriale è importante quanto quella ospedaliera, questo governo sta sbagliando tutto», il commento del responsabile di settore del Pd regionale Marco Niccolai.

Segretario Fossi, inizia il porta a porta, nelle piazze e nelle spiagge per riportare il Pd tra la gente. Dalle parole ai fatti...

"Oggi abbiamo iniziato a raccogliere le firme sulla proposta di salario minimo: in pochissimo tempo ne abbiamo raccolte 100 solo sulla passeggiata a Viareggio, tra lavoratori e persone in vacanza. Mi ha sorpreso una cosa: in tantissimi ci hanno detto finalmente. Ed è un bel segnale, questa battaglia è giusta e le persone l’hanno capita".

La battaglia dell’estate è sul salario minimo. In centomila in Toscana sono sotto soglia.

"In Toscana sono più di 100.000 persone che lavorano regolarmente e guadagnano meno di 9 euro l’ora, in tanti settori, dalla logistica ai servizi, dal turismo all’agricoltura. Si tradisce così la Costituzione che dice che al lavoratore deve essere garantito un salario “sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Sotto i 9 euro l’ora non è lavoro ma sfruttamento, perché non si può lavorare e non avere di che vivere".

E poi c’è il Reddito di cittadinanza, arrivato al capolinea. Teme tensione sociale e famiglie in difficoltà a fare la spesa?

"Una vergogna scaricare centinaia di migliaia di persone con un sms, senza percorsi alternativi, senza informazioni. Il governo combatte i poveri invece che la povertà e scarica sui Comuni la sua incapacità. È uno scandalo, che si somma alla cancellazione del contributo affitti, alla imbarazzante gestione dell’accoglienza – dovevamo bloccare gli sbarchi e sono quadruplicati – e al pasticcio, gravissimo, sul Pnrr".

E sui tagli al Pnrr i Comuni sono sul piede di guerra.

"Il governo dice bugie per coprire scelte insensate: dicono che rivedono il Pnrr perché non si rispettavano i tempi, ma in Toscana tagliano progetti già andati in gara e volte già realizzati. Colpiscono gli interventi sul dissesto idrogeologico mentre le alluvioni devastano i territori, gli interventi per la sanità di prossimità, che il Covid ci ha dimostrato quanto fossero importanti, e poi le rigenerazioni urbane, lo sport, e tanto altro. Colpiscono i Comuni e gli enti locali. Vedo che i sindaci di destra in Toscana dicono che se governasse il Pd scenderebbero in piazza. A loro vorrei rivolgerei un invito: andiamoci insieme, in piazza, per difendere i cittadini contro le scelte folli che il governo sta facendo".

In autunno deciderete alleati e candidati per le prossime amministrative di Firenze, Prato, Empoli e altri 180 Comuni? Primarie? Mezzo e non fine?

"Sceglieremo i candidati e le candidate migliori possibile. Lo faremo per tutti i ruoli: dai Comuni alle Europee, e anche nelle province e nelle città metropolitane se ci saranno candideremo i migliori. Abbiamo persone capaci che in anni hanno dimostrato qualità, rinnovamento, esperienza, capacità di governo, figure civiche. Sceglieremo le più adatte con percorsi di partecipazione e coinvolgimento del partito. Le primarie non sono né un dogma né il male, non ci sono percorsi predeterminati, ma l’obiettivo è uno solo: vincere. Ci sono tutte le condizioni per farlo".

Voci e veti, il totonomi è già all’apice. Che ne pensa del possibile trasferimento di Giani dalla Regione alla candidatura per Palazzo Vecchio?

"Il Presidente si è espresso chiaramente su questo: come Pd siamo al suo fianco per un’azione di governo regionale sempre piú incisiva".

E Italia Viva? Farà parte del centrosinistra alle elezioni?

"Capiremo che intenzioni hanno, perché alle amministrative non c’è spazio per le terze vie: o di qua o di là. Ci confronteremo sui programmi, come con tutte le forze politiche di sinistra, quelle ambientaliste e quelle moderate: la politica si fa così".