
Giovanni Donzelli
Firenze, 8 febbraio 2021 - Pisa, Pistoia, Grosseto, Massa, Arezzo e Siena, comuni guidati dal centrodestra. Regge la coalizione dopo le divisioni tra Fratelli d’Italia da una parte e Forza Italia e Lega dall’altra nel sostegno a Draghi? Per il deputato fiorentino Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, la coalizione tiene senza problemi anche nei territori.
FdI, come si sta all'opposizione quando tutti plaudono a Draghi e alla scelta di Mattarella?
"Scomodi, ma sereni di potersi guardare allo specchio. Per noi il valore della parola data vale più della comodità di uno strapuntino di governo. Il nostro non è un NO a Draghi, persona sicuramente più capace di Conte, ma l’indisponibilità ad allearsi con il PD e il M5S. Abbiamo ricette diverse e un ‘minestrone’ non è quello che serve all’Italia in questo momento. Nemmeno Draghi può mettere insieme la patrimoniale con la flat tax, il reddito di cittadinanza con la selezione meritocratica, i porti aperti con il blocco navale, lo svuota-carceri per i mafiosi con la richiesta di più sicurezza".
È la scelta più patriottica che poteva esserci per voi in questo momento di emergenza sanitaria, economica e sociale?
"Certo. Per essere patriottici mica è necessario partecipare alla spartizione delle poltrone. In Italia non si è mai visto un Parlamento senza opposizione. Non è previsto nemmeno dai regolamenti di Camera e Senato. Saremo un baluardo di democrazia. Ovviamente non faremo mai mancare il nostro contributo attivo di progetti e proposte. Quando arriveranno provvedimenti che reputiamo utili all’Italia e in linea con i nostri programmi li sosterremo, come tra l'altro abbiamo già fatto con i decreti sicurezza, il taglio dei parlamentari e gli scostamenti di bilancio".
La scelta è stata condivisa da tutti nel partito?
"Grazie a Giorgia Meloni siamo l'unico partito che in queste ore non litiga e non si spacca internamente. Questo ci rende molto orgogliosi. Avevamo fatto la campagna elettorale dicendo mai con il Pd e mai con i 5 stelle. Si può essere più o meno d'accordo con le nostre idee, ma gli italiani sanno che quello che diciamo poi lo manteniamo. Sempre".
La coesione del centrodestra regge l'urto della divisione di posizioni? La vostra leader Meloni ha espresso critiche specialmente su Salvini.
"Spero proprio di sì, governiamo insieme molto bene comuni e regioni. Comunque vada, al massimo tra meno di due anni, questo parlamento sarà sciolto. Sarebbe folle dividersi. Sinceramente non ho registrato critiche da parte di Giorgia a Matteo, al massimo è trapelato un po’ di stupore. Ma non ci permettiamo certo di giudicare le scelte di altri".