
Eugenio Giani e Alessandro Tomasi alla presentazione del Quaderno sulla Toscana
Firenze, 11 marzo 2025 – È bastato uno sguardo per entrare subito in clima di elezioni regionali anche se all’appuntamento con il voto mancano ancora più di sei mesi. La Fondazione Rosselli, presieduta da Valdo Spini, in occasione della presentazione del Quaderno speciale dedicato alla Toscana – una sorta di fotografia dello stato dell’arte del Granducato, analizzato clinicamente da politici e intellettuali – ha messo allo stesso tavolo il governatore uscente Eugenio Giani e il sindaco di Pistoia, casacca FdI, Alessandro Tomasi. Ovvero i due che, salvo sorprese, saranno i principali competitor per il ruolo di presidente della Regione. Tomasi, d’altronde, non si nasconde più: “Sto facendo campagna elettorale ascoltando i territori, girando per la Toscana: siamo già in ritardo”.
In questo primissimo confronto si è parlato di temi: dalla sanità alla casa. Ma l’aspetto chiave emerso, soprattutto dallo sfoglio del Quaderno, sono le istanze di gran parte dei sindaci dei comuni capoluogo i quali, in modalità più soft gli esponenti dem e con toni più aspri quelli di centrodestra, invocano una politica futura meno fiorentino-centrica e più attenta alle ’periferie’ della Regione, zona costiera in primis e aree interne dell’Aretino e del Grossetano in seconda battuta. Per il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli serve “fare squadra tra i Comuni capoluogo limando le ruggini che una politica Firenzecentrica ha prodotto in cinquant’anni di governo regionale monocolore”. Per il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna “il territorio toscano è ricco di enti, associazioni, categorie” che “troppo spesso sono tenute ai margini”. Francesco Persiani da Massa chiede che “i consiglieri rimangano espressione dei loro territori per tutto il mandato, fungendo da ponte tra Firenze e il resto della Toscana” mentre dice Mario Pardini, primo cittadino di Lucca, “come Comune chiederà più ascolto di quelle che sono le nostre esigenze ed un maggior coinvolgimento nelle scelte che ricadono sul nostro e su altri territori”. “Per esempio – specifica – ampliare l’aeroporto di Firenze e depotenziare quello di Pisa creerebbe un grave danno non solo a Lucca, ma a tutta l’area Toscana Nord Ovest”.
Ma gli appelli, come detto, arrivano anche da voci dem. Ilaria Bugetti, sindaca di Prato, chiede “ascolto” perché il Consiglio regionale “ha il potere legislativo su temi importanti: urbanistica, ambiente, ambiti turistici e legge elettorale”. Il sindaco Pd di Livorno Luca Salvetti, precisando che la marginalizzazione della costa negli ultimi anni si è molto attenuata, chiede invece, tra le altre cose, che per il progetto della Darsena Europa, “un obiettivo atteso per troppo tempo, finalmente avviato”, ci sia in futuro un “costante impegno”.
Tornando alla disfida elettorale Giani ieri ha ribadito che “i servizi e la sanità” saranno i temi centrali della campagna elettorale e ci saranno anche “temi economici”. “Come servizi la Toscana è riferimento a livello nazionale. – le parole del governatore – Sulla sanità siamo la Regione che investe più risorse proprie, oltre a quelle che arrivano dal fondo sanitario nazionale”. Risorse che però, ha attaccato Giani, sono in calo. Tomasi risponde: “Non ritengo sia vera la mancanza di risorse. Su 8,2 miliardi che la Regione ha, credo che ci siano tanti sprechi e tanta organizzazione da migliorare”. Tomasi dice di vivere in maniera “serena” il fatto che ci siano pretendenti al ruolo di “contro Giani”: “Sono convinto che andremo uniti, come facciamo dal 1994”, afferma l’esponente di FdI.