Genova, 7 maggio 2024 – La giunta di Giovanni Toti è in bilico? Inevitabili i contraccolpi politici in Liguria dopo l’arresto del governatore (è ai domiciliari), accusato di corruzione insieme al suo capo di gabinetto, Matteo Cozzano, all’ex presidente dell’autorità portuale, Paolo Emilio Signorini, e a un elenco di imprenditori. Intanto Toti è stato sospeso protempore per legge, il suo incarico è stato preso dal vicepresidente della Regione Alessandro Piana, leghista.
A manette (simboliche) ancora fresche, il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni della giunta Toti. “In tutti questi anni abbiamo più volte segnalato e denunciato, anche con esposti, diverse operazioni quantomeno discutibili – si legge in una nota a firma di Fabio Tosi, capogruppo in Regione, e Paolo Ugolini – L'operazione delle Colonie Bergamasche o la vendita dell'ex ospedale di Santa Margherita, oltre alle centinaia di attività inerenti a determinate ‘sponsorizzazioni’ e utilizzo di fondi pubblici. Le notizie non fanno bene alla nostra regione”. Sulla stessa linea il Pd.
“Quanto emerso dalle indagini dell'inchiesta certifica un modo disgustoso di fare politica, volta solo alla gestione e alla spartizione del potere. La magistratura farà il suo corso rispetto alle singole responsabilità penali, oggi però si deve chiudere la stagione del centrodestra in Liguria. Toti si dimetta e ci siano subito nuove elezioni", chiede in una nota il Partito Democratico della Liguria.
Anche Alleanza Verdi e Sinistra invoca le elezioni. “Davanti a fatti gravissimi e circostanziati”, la giunta non può andare avanti.
FdI: elezioni anticipate sono un’ipotesi
Le dimissioni sono una possibilità anche per Fratelli d’Italia che è in maggioranza: “Il fatto è accaduto poche ore fa, ma non si può escludere nulla. In Liguria le elezioni sono in programma da ottobre del 2025 ma l'ipotesi delle elezioni anticipate in Regione a questo punto non si può escludere – afferma Matteo Rosso, parlamentare e coordinatore ligure di Fdi ad Affaritaliani.it –. E bisogna anche vedere le scelte che opererà Toti, magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto e si va al voto. Certo è che stamattina per noi è cascato il mondo, non avevamo mai avuto sensazioni di una cosa del genere”. Rosso ha detto che dovrà consultarsi con i vertici nazionali.
Crosetto: “Non ho capisco le accuse”
Se la leader Giorgia Meloni al momento non ha commentato, perplessità sull’inchiesta è stata espressa dal numero due del partito, il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Ho l'abitudine di leggere le carte, e quando ho letto le contestazioni a Toti non ho ben capito. Tutti pensano che sia stata messa in arresto una persona che ha preso dei soldi per se stesso. Quando poi si scopre che li ha presi regolarmente denunciandoli per una campagna elettorale diventa difficile capire come faccia ad essere un corrotto. Si è autodenunciato con i soldi della campagna elettorale? Bisogna capire. Sono garantista, come lo sarei per Emiliano o per un governatore del Pd”.
Salvini: “Innocente fino a prova contraria”
Garantista anche l’altro alleato di Toti, Matteo Salvini, segretario della Lega che nel consiglio regionale ligure ha 5 consiglieri. “Non mi basta l'iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile. Per me ogni cittadino italiano è innocente fino a prova contraria a Bari, a Torino, a Genova e ovunque. E, quindi, non commento. Mi spiace, però io stesso sono a processo e rischio la galera perché ho bloccato gli sbarchi”.
Noi Moderati, il partito di Toti
Simile la linea di Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, il partito di Toti. “Ho assistito ad arresti che si sono trasformati in nulla di fatto. Impariamo a credere all'azione della magistratura e a credere che il principio di presunzione di innocenza c'è sempre e non a corrente alternata. Ho imparato anche a mie spese che fare i progressi anche mediatici sia un gravissimo errore. Per dieci anni il governatore della Liguria Giovanni Toti ha governato bene. Non ho sentito Toti, mi sembra difficile con indagini in corso ascoltarlo. Ma il Giovanni Toti che conosco sono sicuro non abbia mai commesso quelle cose".
Nordio: “Perplesso sui tempi della misura cautelare”
L’indagine ligure non convince il ministro della Giustizia Carlo Nordio. “Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero e raramente ho chiesto provvedimenti di tutela cautelare dopo anni di indagini”. ''La mia perplessità - sottolinea Nordio - non è sul momento in cui scatta un provvedimento cautelare rispetto all'imminenza delle elezioni, anche perché in Italia si vota molto spesso; se ho delle perplessità tecniche, queste riguardano l'adozione di una misura rispetto ai tempi in cui è stato commesso il reato e al tempo in cui sono iniziate le indagini''.
La Russa: Confido sarà dimostrata innocenza
"Esprimo la mia vicinanza all'amico Giovanni Toti e confido che saprà dimostrare la sua innocenza ai fatti che gli vengono contestati”, ha dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa.
Il procuratore: “Non è inchiesta a orologeria”
Nessuna inchiesta a orologeria per il procuratore Nicola Piacente visto che “la nostra richiesta è di cinque mesi fa, precisamente del 27 dicembre”. “L'ordinanza è arrivata solo nella giornata di ieri ed eseguita quindi questa mattina”, ha concluso Piacente.