LUIGI CAROPPO
Politica

La crisi di Governo vista dalla Toscana. Rossi: "Chissà se Renzi può ancora evitarla"

E Toccafondi attacca sulla scuola: "Chiedo alla ministra Azzolina cosa prevede di fare, visti i suoi proclami, per un rientro in classe in sicurezza"

Enrico Rossi (foto New Press Photo)

Enrico Rossi (foto New Press Photo)

Firenze, 13 gennaio 2021 - Appuntamento alle 17,30. Il senatore fiorentino e leader di Italia Viva Matteo Renzi ha convocato una conferenza stampa alla Camera con le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti e con il sottosegretario Ivan Scalfarotto. A carte scoperte. Dopo l'ultima riunione del Consiglio dei ministri. Il partito di Italia Viva stamani a Montecitorio e alle 15 a Palazzo Madama voterà le nuove restrizioni anti Covid che presenta il ministro Speranza per "condivisione e senso di responsabilità". Ma la strada è tracciata.

Prima di Renzi, Italia Viva ha un altro appuntamento interessante: alle 15 interrogazione alla Camera sul rientro a scuola, una delle battaglie dei renziani. Scrive il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi, ex sottosegretario all'Istruzione, su twitter: "Chiederò alla ministra Azzolina cosa prevede di fare, visti i suoi proclami, per far rientrare tutti i ragazzi a scuola in sicurezza e il più velocemente possibile" . Insomma non toni proprio concilianti. La strada di Italia Viva è tracciata, la rottura profonda. Ultimi tentativi di riconciliazione sono arrivati proprio dal ministro Speranza:

"C'è bisogno di unità sia a Roma che nelle Regioni, stiamo vedendo l'ultimo miglio nella guerra al Covid" ha detto nel discorso alla Camera. Stamani Enrico Rossi, ex presidente della Toscana, commissario del Pd in Umbria e possibile candidato dem nel collegio alla Camera alle suppletive a Siena ha scritto su facebook: "Chissà se Renzi può ancora evitare la crisi o se invece si trova, per le sue scelte, in un tunnel che è costretto a percorrere fino in fondo, chiedendo alle ministre Bellanova e Bonetti di ritirarsi dal governo. Qualora fosse crisi sarebbe chiara la sua responsabilità. Allora è giusto che Conte vada in parlamento e chieda di discutere e di votare sul Piano di rilancio e, se Renzi votasse contro, ben vengano forze che vogliono impegnarsi nel segno dell’Europa e nell’interesse del Paese".

Insomma punta di nuovo il dito sulle irresponsabilità di Renzi e chiama a raccolta parlamentari e forze responsabili per dare una mano al premier Conte per i voti in Senato. Già i responsabili. Trovati nel Gruppo misto e "tra qualche renziano che ha deciso che farà marcia indietro" si dice nel centrodestra toscano per tamponare i 18 voti di Iv che al Senato non ci sarebbero più. Tra i responsabili non c'è il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, già sindaco di Pietrasanta e attuale coordinatore toscano degli azzurri che smentisce con vigore qualsiasi coinvolgimento suo e del suo partito come stampella a Conte: "Forza Italia è solo per un governo serio e stabile per fare l'interesse delle imprese e delle famiglie, un governo di centrodestra". Giorgio Silli, deputato pratese di Cambiamo, il partito di Toti, puntualizza: "Renzi è in un vicolo cieco". I responsabili pare siano stati trovati per dar vita a un Conte ter, si dice dagli scranni dell'opposizione, ma c'è "Mattarella profondamente infastidito dal caos" tanto che potrebbe venir fuori l'ipotesi di un governo di scopo, più tecnico che politico. E Silli aggiunge: "Se nasce un governo di unità nazionale, noi lo sosteniamo".