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Toscana, il governo impugna la legge regionale sul turismo. Giani: “Scelta clamorosa”

Il senatore Marcheschi e la consigliera regionale Bianchini di Fratelli d’Italia: “Atto doveroso”. Il governatore: “La nostra legge contiene principi di buon senso”. La sindaca di Firenze Funaro: “Serve tutelare la vivibilità dei cittadini con le esigenze di un turismo sostenibile”. Il capogruppo Stella: “Storica vittoria di Forza Italia”

Gli adesivi rossi sulle key box dei palazzi in centro a Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)

Gli adesivi rossi sulle key box dei palazzi in centro a Firenze (Foto Marco Mori / New Press Photo)

Firenze, 7 marzo 2025 – Il governo Meloni ha impugnato la legge sul turismo della Regione Toscana. Lo hanno fatto sapere il senatore toscano di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi e la consigliera regionale FdI Sandra Bianchini. “Si tratta di un atto doveroso – sottolineano – contro l'ennesimo tentativo velleitario di farsi le leggi da soli. Da parte della sinistra che governa la Toscana è una fuga in avanti di chi si dice contro l'autonomia e poi si fa le leggi in autonomia, quindi bene che sia arrivato questo provvedimento da parte del nostro esecutivo".

Il comunicato di Palazzo Chigi

Nel comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione si legge che la legge della Regione Toscana su rifugi escursionistici e di affittacamere e bed&breakfast del 17 gennaio 2025 contiene disposizioni che “ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di libertà di impresa”, violano “gli articoli 3, 41, 42 e 117, secondo comma, lettera I della Costituzione”. 

È stata inoltre decisa dal governo l'impugnazione di un'altra legge della Toscana, il "Testo unico del turismo" del 31 dicembre 2024, perché alcune disposizioni "ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di impresa, concorrenza, ordinamento civile e penale, tutela del patrimonio culturale e professioni, violano gli articoli 3, 41, 42, 117, primo comma, secondo comma lettere e), l) ed s), e terzo comma della Costituzione".

Giani: “Scelta clamorosa”

Immediata la reazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani: “È una scelta sorprendente e clamorosa. La nostra legge sul turismo contiene principi di tale buon senso che anche alcuni esponenti di governo, singolarmente, avevano riconosciuto la bontà del provvedimento. Sugli affitti brevi ci siamo mossi secondo una logica di buon senso e giudico grottesco che proprio il governo parli di autonomia e poi impugna prima la legge sui balneari e poi quella sul turismo, altro che autonomia, più centralità di così non si può”.

La reazione di Funaro

"Ci saremmo aspettati dal governo – interviene la sindaca di Firenze Sara Funaro – un intervento normativo sul turismo che fornisse strumenti concreti ai Comuni e invece va contro a una legge che dà finalmente le risposte di cui abbiamo bisogno. Su un tema così importante per le nostre città e il nostro Paese serve unione e la volontà condivisa di tutelare la vivibilità dei cittadini con le esigenze di un turismo sostenibile. Noi continueremo ad andare avanti sostenendo la Regione e con le nostre azioni e proseguiremo nel chiedere al governo le risposte necessarie”. 

Stella: “Vittoria storica di Forza Italia”

Per Marco Stella, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, l’impugnazione è “giusta e sacrosanta. Le norme riguardanti gli affitti brevi sono palesemente incostituzionali, come diciamo da sempre. Si tratta di una vittoria storica di Forza Italia, che da subito ha condotto una battaglia quasi in solitaria contro questa legge. "La legge - ricorda Stella - contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, e consente ai Comuni di proibire o addirittura limitare nei giorni le locazioni turistiche. Si tratta di una legge contro la proprietà privata, un attacco alla casa e alla libertà individuale, e giustamente il Governo l'ha impugnata".