Arezzo, 8 marzo 2025 – Lettera aperta per una Resistenza Democratica.
«C’era bisogno di preservare e curare la Pace. Dopo quasi 80 anni, invece, l’Europa è di nuovo funestata da guerre con il pieno coinvolgimento economico militare. L’Europa dei popoli la vogliono sostituire con l’Europa degli Eserciti. C’è bisogno di più stato sociale e ci propongono il suo smantellamento per finanziare la NATO. C’era bisogno di curare, preservare ed attuare tutti gli impegni per un Mondo interdipendente e di cooperazione. Per fare funzionare tutte le istituzioni sovrannazionali create dopo la seconda Guerra mondiale a partire dall’ONU. Invece siamo tornati ai nazionalismi, alle politiche imperialistiche ed egemoniche dei paesi forti sulle spalle dei paesi piu’ deboli. C’era bisogno di preservare l’ambiente dall’inquinamento dovuto alle politiche di sviluppo industriale ed agricolo intensivo e consumistico delle risorse naturali. Invece abbiamo un riscaldamento globale che mette a repentaglio il futuro del pianeta. C’era bisogno di una distribuzione piu’ equa delle risorse tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo ed invece abbiamo ancora milioni di persone che vivono con poche risorse alimentari, poca acqua ed in condizioni di povertà assoluta .Le democrazie occidentali dovevano dimostrare che le libertà individuali e collettive avrebbero costruito società migliori, dove giustizia, equità, salute, istruzione , cultura e diritti civili sarebbero stati l’esempio da seguire per ogni altro stato del mondo. Invece questo modello, che pure ha fatto fare un bel balzo in avanti nel progresso sociale, oggi è in crisi perché dominato dal potere finanziario da parte di gruppi economici che espropriano la politica, annullano la volontà di partecipazione democratica e stanno costruendo una nuova forma di governo basata sulla “Capocrazia”. Gli Stati Uniti sono l’esempio di questo catastrofico percorso. (All’insediamento di Trump erano presenti 10 persone che da sole possedevano 140 miliardi di dollari pari al reddito di 46 paesi del pianeta) C’era una abitudine a vivere la partecipazione politica nelle sezioni dei partiti, nelle assemblee studentesche, nelle università , nelle fabbriche e nelle piazze. Invece siamo solo “tastiera e talk show.”
Che fare? I partiti di sinistra e Democratici diano un segno di mobilitazione per la Pace e contro questa follia degli armamenti. Aprano le loro sedi per un confronto pubblico. Si facciano vedere tra la gente. Almeno un pensiero alto. Almeno ciascuno per la sua coscienza esprima il dissenso verso questi governi. Ciascuno per quello che può si impegni a compiere un gesto di impegno politico. Ciascuno per quello che conosce e sa parli dei modi con i quali si può migliorare la condizione umana e materiale del luogo in cui viviamo. Esprima con le sue parole ed il suo impegno la riforma dei partiti e della politica. La nostra costituzione prevede un ruolo attivo dei cittadini. I partiti sono gli strumenti della rappresentanza democratica, ma in questa fase sono amorfi, sgonfiati di energia innovatrice. Diamo vita a comitati politico culturali affinchè la politica orienti lo sguardo sui veri problemi del paese e del mondo. Abbiamo bisogno di impegno ideale e culturale e non di tattiche di palazzo. La politica è arte nobile solo se progetta il futuro. Di questo abbiamo bisogno.
Perché il cambiamento non arriva con il vento e ciascuno può modificare l’inerzia di un destino ancora non tutto scritto.
Associazione 16 Luglio.