LUIGI CAROPPO
Politica

Montanari e il no al lutto nazionale per Berlusconi, la rivolta del centrodestra: "Contro la legge, ora lasci"

Proteste e interrogazioni parlamentari. Polemista per forza, non è la prima volta

Tomaso Montanari alla presentazione del suo libro a Siena (Foto Lazzeroni)

Firenze, 15 giugno 2023 – “Se il professor Montanari non tollera le leggi dello Stato, sia davvero coerente e si dimetta dal prestigioso incarico che lo Stato gli paga lautamente" afferma il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana, Marco Stella, capogruppo in Consiglio regionale toscano. Per Stella "è gravissima la decisione del rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, di rifiutarsi di esporre le bandiere a mezz’asta" per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Del comportamento del rettore dell’Università per stranieri di Siena (Montanari è stato nominato dall’allora ministro dell’Istruzione Maria Cristina Messa l’8 ottobre del 2021) dovranno riferire alla Camera i ministri Piantedosi e Bernini.

“Non è una novità che esponenti della sinistra usino le università e il mondo della cultura, tutto a spese pubbliche, per farsi pubblicità. Montanari, con uno scimmiottamento di disobbedienza civile, dice che l’università è un ‘progetto educativo’ e che non può avere spazio la figura di Berlusconi. Allora mi domando perché una università debba essere guidata da uno che ignora la legge e la infrange, deliberatamente" sottolinea la deputata toscana di Forza Italia Erica Mazzetti, che ha presentato, insieme alle altre deputate toscane Deborah Bergamini e Chiara Tenerini, un’interrogazione ai ministri dell’Interno e dell’Università per chiedere conto "della condotta dell’UnistraSi e il rispetto delle disposizioni della presidenza del Consiglio". In campo anche i parlamentari leghisti con un’altra interrogazione "per accertarne le responsabilità e per assicurare che l’Università resti un luogo apartitico e apolitico", sottolineano i deputati toscani Tiziana Nisini (prima firmataria), Edoardo Ziello ed Elisa Montemagni. "Allibiti" dal comportamento del rettore i consiglieri regionali della Lega Elena Meini e Marco Casucci.

Critiche anche dal leader di Italia Viva e senatore Matteo Renzi: "Montanari, che con la legge ha un rapporto complicato, perché decide di seguirla solo quando gli fa comodo, ha deciso di non seguire una legge dello Stato. Se c’è una legge si deve rispettare" ha detto a La7.

A difesa di Montanari si sono schierati diversi esponenti del Movimento 5 Stelle come Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera ("Consideriamo estremamente inopportuna l’istituzione di una giornata di lutto nazionale, così come la repressione di qualsiasi forma di dissenso").

Non è la prima volta che Montanari punta il dito contro rappresentanti istituzionali come quando attaccò l’allora ministro della Cultura Dario Franceschini dopo essersi dimesso dal Consiglio superiore dei beni culturali definendolo "arrogante". Non solo: ha puntato il dito contro il Giorno del Ricordo per i martiri delle foibe (vicenda ingigantita dalla destra, secondo lui). Montanari ama stare sulla scena, social e tv; ora rivendica la sua ultima scelta come "atto di patriottismo". Sul sito dell’Università per stranieri di Siena, unitamente al suo compenso, c’è scritto che "il Rettore è il rappresentante istituzionale e legale dell’Università. Ha funzioni di indirizzo, iniziativa, coordinamento delle attività scientifiche e didattiche". E dura in carica sei anni.