Firenze, 15 febbraio 2023 – Antonio Mazzeo ha un mantra da mesi: stiamo tra la gente, viviamo il paese reale, dialoghiamo e il nostro popolo non ci abbandonerà. Lui è il presidente del consiglio regionale toscana e in questa fase di mobilitazione dem verso le primarie nazionali e regionali è soprattutto il portavoce della mozione Bonaccini in Toscana
Lazio e Lombardia: non c’è stata partita.
"Purtroppo quando non si gioca si perde. Le regionali sono l’ultimo capitolo di un disastro annunciato, iniziato con le politiche di settembre e proseguito con un congresso dai tempi infiniti. Deve iniziare una fase nuova. Servono proposte chiare e concrete e un rinnovamento del gruppo dirigente che le ha perse tutte".
Il Pd di cosa ha bisogno?
"Di ritrovare l’identità: aperto, plurale, a vocazione maggioritaria cioè che vuole governare vincendo le elezioni e in cui il segretario, da statuto, è anche il candidato premier. Questa è l’ambizione di Bonaccini. L’idea di un Pd che si chiude e di una sinistra minoritaria non serve al Paese e ci fa perdere".
E allora che partito sogna?
"Il Pd deve stare tra la gente e parlare il suo linguaggio. Interpretarne i bisogni. E dare risposte concrete. Per questo è importante l’esperienza degli amministratori che sono stati scelti dai cittadini e ogni giorno vivono quel confronto. Il Pd di Bonaccini sarà questo: una grande forza popolare, riformista e progressista in grado di rispondere al Paese reale, alle sue angosce, paure e difficoltà".
Il congresso è un momento fondamentale.
"Sì e sono molto soddisfatto sia della partecipazione degli iscritti sia del risultato ottenuto da Bonaccini che ha vinto nettamente nei circoli sia in Italia sia in Toscana. Un risultato che sono convinto potremo consolidare il 26 febbraio. E dal giorno dopo il Pd dovrà essere il punto di riferimento per tutte quelle forze politiche che vogliono opporsi alla destra di governo: dalla sanità pubblica all’istruzione, dal salario minimo all’attenzione alle fasce più deboli della società sono tanti temi su cui possiamo e dobbiamo fare opposizione insieme. E cercare di costruire una proposta alternativa in grado di unire e mettere da parte i personalismi".
C’è la partita fra Valentina Mercanti ed Emiliano Fossi per le primarie toscane.
"Valentina Mercanti è la novità di cui ha bisogno il Pd in Toscana. Donna, giovane, amministratrice e cresciuta nel partito. E’ quella nuova classe dirigente su cui Stefano Bonaccini dimostra di non puntare solo a parole ma coi fatti. Stando quotidianamente in Toscana, e grazie al suo ruolo in Consiglio regionale, potrà essere punto di riferimento per sindaci, segretari ed elettori".
Fossi va all’attacco.
"E’ una contraddizione continua: critica il Pd in Toscana dopo essere stato per due anni coordinatore della segreteria regionale, dice che non vuole più perdere quando alle ultime politiche, nel Comune in cui si è dimesso da sindaco, ha vinto la destra, attacca il governo toscano ma 5 assessori regionali su 7 lo sostengono....".