EMANUELE BALDI
Politica

Regionali 2025, la partita del centrodestra in Toscana. E non c’è solo Alessandro Tomasi

Il sindaco meloniano di Pistoia sembra in pole, ma gli alleati fremono Vivarelli Colonna e Stella cercano spazi. Ghinelli e Silli fuori dai radar

Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia (Acerboni / FotoCastellani)

Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia (Acerboni / FotoCastellani)

Firenze, 28 luglio 2024 – Negli Usa si dice che l’ago della bilancia di ogni elezione presidenziale sia l’Ohio. Togliendo, sia chiaro, l’elemento di ’variabilità’ – perché a queste latitudini il colore che esce dalla roulette del voto è sempre il rosso – possiamo giocare ad appiccicare la cartina dello stato americano sul corpaccione popoloso del triangolo Firenze-Prato-Empoli, serbatoio dem della Toscana, dove il centrosinistra è (ri)uscito con i muscoli ben lucidati dalle ultime tornate elettorali.

Ergo, secondo gli addetti ai lavori della politica, le quotazioni del centrodestra per le Regionali 2025 sono ora decisamente in ribasso. Pensare di espugnare il Granducato il prossimo anno diventa ora impresa ardua, e questo, secondo alcuni, è anche il pensiero del candidato in pectore, l’attuale sindaco di Pistoia, quota Fratelli d’Italia, Alessandro Tomasi che certo non stapperà bottiglie di champagne di fronte ai rumors sulla nascita di un campo largo del centrosinistra anche in Toscana che renderebbe il Pd ancora più forte. Ciò detto il nome di Tomasi come candidato governatore resta sempre in pole position e, anche se lo stesso ancora non ha sciolto la riserva, non è un mistero che Fratelli d’Italia lo ritenga il profilo più adatto, nonché la punta di diamante del partito in Toscana, perché giovane, preparato e apprezzato anche da certi ambienti di sinistra (aver ribaltato una roccaforte rossa come Pistoia è d’altronde un biglietto da visita chic). Per i meloniani dunque non ci sarebbero dubbi – è lui il prescelto – anche se è un po’ presto per tutto (ancora manca la data del voto ma parliamo di fine ’25).

Nel frattempo Fratelli d’Italia deve fare i conti con le istanze degli alleati, di Forza Italia in particolare (la Lega, sulla carta, è fuori dai giochi salvo il nome del primo cittadino di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, indipendente ma in quota Carroccio) che reclamerebbe un ruolo di primo piano nel centro Italia dove Lazio, Marche e Abruzzo sono a trazione meloniana.

Detto che da più parti si invocano le primarie per la scelta del candidato – ipotesi difficilmente realizzabile per la quale FdI, che forte dei numeri dà le carte, potrebbe anche comunque ’concedere’ agli alleati di sedersi al tavolo – il nome forte che circola negli ambienti di Forza Italia è quello di Marco Stella, coordinatore regionale del partito che può giocare la carta dell’essere fiorentino e di poter dunque poter provare a grattar via qualche consenso al centrosinistra nell’ Ohio toscano’.

Decisamente in ribasso invece le quotazioni di Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo, reduce da un risultato tutt’altro che scintillante alle Europee. Fuori dai radar anche il pratese Giorgio Silli, sottosegretario forzista, il cui nome ogni tanto circola nei tavoli della politica. Così come circola l’ipotesi della possibile creazione di un listone civico di indipendenti pronti a sostenere il centrodestra alle Regionali.

Sarebbe attratto dal progetto anche Paolo Bambagioni, ex Pd e primo sostenitore della candidatura civica di Eike Schmidt alle recenti comunali fiorentine e ora uomo di punta dell’ex direttore negli Uffizi nel consiglio comunale del capoluogo.