Sansepolcro, «situazione critica nelle scuole: l’anno scolastico 2024 si prospetta problematico»

La nota dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Sansepolcro

scuola

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Arezzo, 11 settembre 2024 – «Per il sistema scolastico di Sansepolcro, l’anno scolastico 2024 rischia di essere un “annus horribilis”.

Diverse problematiche emergono, a partire dalla fusione delle scuole superiori – Liceo Scientifico,

Linguistico, Artistico, e l’Istituto Tecnico e Professionale – sotto un'unica amministrazione

denominata “Istituto di Istruzione Superiore Statale Città di Sansepolcro”. A complicare

ulteriormente la situazione, alla fine di agosto è stata assegnata la gestione dell’Istituto Comprensivo

– dalla scuola materna alla media – alla stessa dirigenza, lasciando quindi un solo Dirigente Scolastico

a capo di tutte le scuole del territorio.

Questa scelta, decisa dagli organismi ministeriali come l’Ufficio Scolastico Regionale e il

Provveditorato di Arezzo, rappresenta per noi un impoverimento dei servizi scolastici per l’intera

vallata, nonostante non si metta in discussione la professionalità della persona incaricata.

Oltre a questo, le condizioni degli edifici scolastici sono preoccupanti. Le scuole medie sono da anni

in ristrutturazione e gli studenti saranno costretti ancora una volta a frequentare lezioni in aule

prefabbricate, strutture che si sono già dimostrate inadeguate per affrontare i rigidi mesi invernali.

L’Istituto Tecnico Economico e il Liceo Artistico si trovano in edifici storici privati che non

rispondono alle esigenze di una scuola moderna, mentre le sedi del biennio dello Scientifico e del

Professionale Buitoni sono ancora cantieri aperti, con lavori di ristrutturazione lontani dal

completamento.

Un altro punto critico è la carenza di collegamenti pubblici che impedisce a molti studenti dei comuni

limitrofi, sia toscani che umbri, di raggiungere agevolmente le nostre scuole.

In questo contesto drammatico, il silenzio dell'amministrazione comunale è assordante. Il Comune ha

subito passivamente la decisione della Regione di accorpare le scuole superiori, non esercita pressione

sulle aziende di trasporto per migliorare i collegamenti, non riesce a completare i lavori della scuola

media Buonarroti, e non ottiene dalla Provincia un'adeguata sistemazione per gli istituti superiori, né

la rapida conclusione dei lavori o l'accesso a servizi essenziali come palestre e laboratori moderni.

Chi governa Sansepolcro, con lo slogan “il Borgo al centro”, rischia di trasformare la nostra città in

un “centro” privo di spessore e importanza, dimenticata e ignorata dagli enti sovra-comunali.

Chiediamo un cambio di rotta, maggiore attenzione alle esigenze scolastiche del nostro territorio e

un’azione decisa per garantire servizi adeguati a studenti, famiglie e personale scolastico.