Sì all’autonomia, le reazioni in Toscana. “Traguardo epocale”. “No, spacca l’Italia”

Il primo sì della Camera suscita reazioni opposte. Barabotti: “Passaggio importante per la Lega e l’Italia intera”. Mazzeo: “Promuoveremo il referendum abrogativo”

Andrea Barabotti e Antonio Mazzeo

Andrea Barabotti e Antonio Mazzeo

Firenze, 19 giugno 2024 – Il primo sì della Camera al disegno di legge sull’autonomia suscita reazioni di segno opposto in Toscana. 

“Oggi, con l’approvazione dell’Autonomia alla Camera, festeggiamo un passaggio importante non solo per la Lega, ma per l’Italia intera. Una riforma – dice il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti – nel solco della Costituzione per la quale la nostra Toscana aveva avviato l’iter per chiedere l’attivazione dell’articolo 116. Decentramento amministrativo e parola ai territori saranno la ricetta per rilanciare l’Italia con il pieno coinvolgimento dei cittadini. Il centralismo ha creato danni per anni: questa sarà la vera soluzione per colmare i divari e garantire servizi equi da Nord a Sud. Grazie al ministro Calderoli, al nostro segretario Matteo Salvini e a tutti i leghisti toscani per averci creduto fino in fondo e averci portato a questo traguardo epocale. Adesso la Regione prosegua nell’iter già avviato per arrivare ad un’intesa col governo ed essere non solo più autonoma ma anche più forte”.

Di tutt’altro avviso il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo: “L'autonomia differenziata spacca l'Italia, aumenta le disuguaglianze tra nord e sud, tra grandi città e aree interne e rischia di creare 20 piccole Italie diverse e tutte più deboli. Noi – dice Mazzeo – vogliamo un'Italia in grado di aiutare i più fragili senza lasciare indietro nessuno e per questo useremo ogni mezzo possibile per opporci a questo disegno della destra. Non solo raccoglieremo le firme dei cittadini, ma chiederò agli altri 4 colleghi presidenti dei consigli regionali a maggioranza centrosinistra di promuovere insieme, secondo quanto previsto dall'articolo 75 della Costituzione, la richiesta immediata di referendum abrogativo della legge. Non resteremo a guardare la destra che distrugge un pezzo della storia del nostro Paese”.