Firenze, 16 marzo 2024 – Gli oltre 680 milioni del "Fsc" sono dovuti, nessuna elargizione dalla premier Meloni alla Toscana. Lo sottolinea il capogruppo del Pd in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli che chiede azioni mirate (con finanzamenti adeguati) se il governo vuol dimostrare di essere davvero vicino alla Toscana.
Ceccarelli, il pregiudizio sul governo di centrodestra che taglia i fondi alle amministrazioni di centrosinistra è cancellato dopo la firma dell’accordo sul Fsc. O no?
"La ripartizione delle risorse del Fondo sociale di coesione tra le Regioni avviene in base a criteri oggettivi stabiliti per legge. Il fatto che per averli si debba passare da un’intesa col Governo non cambia le premesse. Ovvero, per dirlo più chiaramente, i quasi 700 milioni dell’Fsc erano destinati alla Toscana e il Governo non ha concesso niente di più di quanto dovuto. La firma è un atto formale, ma è del tutto improprio dire o indurre a credere che la presidente Meloni abbia elargito gentilmente quei soldi alla Toscana".
Quindi siete soddisfatti dei soldi in arrivo o già arrivati in Toscana. Una vittoria di tutti i toscani.
"Noi siamo soddisfatti di poter finalmente utilizzare risorse che ci erano dovute per realizzare opere importanti. Ora, se il Governo vuole davvero fare qualcosa per la Toscana, per quello che sta nei suoi poteri, si ricordi che deve: finanziare la Tirrenica, per la quale abbiamo solo promesse; finanziare i lotti residui della Due Mari, per i quali l’Anas ha progetti pronti e attende solo le risorse; finanziare opere su strade statali, per noi fondamentali, come le varianti di Rufina e Vallina, che attendono solo di veder partire i lavori. E mi fermo qui, perché queste sono opere a cui si sta lavorando da anni, con tutti i governi che si sono susseguiti. Questi sarebbero impegni reali per la Toscana".
Per gli alluvionati il Governo ha assunto nuovi impegni e messo in campo altri 66 milioni.
"Guardi, per ora le famiglie e le aziende alluvionate non hanno visto niente dal Governo. In questi giorni stanno partendo i bonifici per le risorse straordinarie messe a disposizione della Toscana. Mi auguro che da Roma, oltre alle promesse, comincino ad arrivare anche i soldi, come fino a oggi non è accaduto. Ricordo che la relazione del commissario Giani ha attestato danni per oltre due miliardi".
I 55 milioni che Firenze voleva utilizzare per il Franchi vanno alla Città metropolitana per il post alluvione e in particolare per Campi. Il Pd è d’accordo?
"Qui non è un fatto di opinioni, ma di quello che prevede la legge, la quale dispone cosa si può fare con queste risorse. Sarà la Città metropolitana a decidere come destinarle".
E poi c’è il tema della sanità, per cui la presidente Meloni ha ricordato di aver aumentato il fondo sanitario nazionale come mai in precedenza.
"Non scherziamo. Qui davvero dobbiamo essere seri. Nella relazione della Corte dei Conti al Parlamento è scritto che mai il rapporto tra Fondo sanitario e pil era stato basso come con questo Governo. Col ministro Speranza si era saliti sopra al 7%, con la Meloni siamo ampiamente sotto al 7 e si punta decisamente verso il 6. Numeri da paura per la sanità pubblica, che negli ultimi anni ha dovuto far fronte a covid e aumenti di costi dovuti all’inflazione provocata dalle guerre in atto. Quella che stiamo portando avanti è una battaglia per salvare la sanità pubblica in Toscana e le politiche del governo ci hanno purtroppo costretto anche a scelte dolorose, come quella sull’addizionale regionale sull’irpef. Per cui credo che la presidente del Consiglio sulla sanità debba tacere e agire, altrimenti dica con chiarezza agli italiani che punta a privatizzare anche quella, come stanno facendo con le Poste".
Giani confida di abbassare l’addizionale Irpef già dal ‘24 con i soldi in arrivo dal Governo. Obiettivo praticabile?
"E’ già stato detto che quella dell’addizionale è stata una scelta estrema, per evitare il piano di rientro che avrebbe colpito anche quell’85% di toscani che abbiamo salvaguardato. Se arrivano le risorse del payback o viene adeguato il Fondo sanitario nazionale, come da tempo le regioni chiedono, sarà certamente possibile".