Emanuele Baldi
Politica

Toscana e politica, l’ira di Bonifazi su Ricciardi (M5S): “Italia Viva è maggioranza da 5 anni”

Il deputato di Italia Viva polemizza sulle parole del parlamentare pentastellato. “La politica dei veti non porta da nessuna parte, forse lui cercava solo visibilità”

Francesco Bonifazi (Ansa)

Francesco Bonifazi (Ansa)

Firenze, 31 marzo 2025 – Tira, tira – dice l’adagio – la corda si spezza. E in Toscana rischia seriamente di farlo prima dell’autunno (tiepido, alla luce dei sondaggi che fanno gongolare i dem) elettorale. La suggestione del campo larghissimo di matrice gianiana non può, giocoforza, essere esente da veleni più o meno palesi. In un’intervista a “La Nazione” il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera Riccardo Ricciardi non ha certo scelto la via diplomatica: “Il tavolo del centrosinistra? Se ci troviamo Renzi in quella stanza non entriamo neanche”. Italia Viva più che stizzirsi, strabuzza gli occhi. “La politica dei veti non porta a nulla di costruttivo – dice Francesco Bonifazi, senatore e commissario per la Toscana di IV – le parole di Ricciardi mi parono lunari... Non entrano nella stanza? Beh, noi in quella stanza ci siamo già da un pezzo”.

Bonifazi, ma che voi e il Movimento 5 Stelle siate agli antipodi è cosa nota.

“Cominciamo con il dire che noi siamo parte integrante della legislatura in Toscana fin dall’inizio del mandato e casomai i veti avremmo noi il diritto di metterli e non di subirli. Ma, ripeto, non è questo il punto”.

E qual è?

“L’azione di Italia Viva è stata determinante nelle scelte del governo toscano fin dall’inizio. Penso al piano rifiuti, alla Toscana diffusa e in ultimo alla legge sul fine vita. E sui punti programmatici del futuro, sullo sviluppo in particolare e penso all’ampliamento di Peretola in primis, siamo certo molto più noi in sintonia con il Pd che i 5 Stelle. Quindi il ragionamento di Ricciardi è assolutamente sconclusionato, a meno che...”.

A meno che?

“Non voglia far parlare di sé, del Movimento che in Toscana non gode di ottima salute e in più è anche diviso al suo interno”.

La strategia sembra quella di volervi tenere fuori.

“Con la politica dei veti è stata consegnata l’Italia a Meloni, Lollobrigida, La Russa. Gente che fa fatica a dirsi antifascista. Se metti veti a destra e a manca alla fine non paga. Non è il caso della Toscana dove il centrosinistra è ben radicato ma un ragionamento complessivo: guardate cosa è successo in Liguria, dove per tenerci fuori dalla coalizione governa il centrodestra. E poi c’è la partita della Campania, dove IV pesa il 7%. il Movimento con questo atteggiamento finisce per favorire la destra anziché contribuire alla crescita del centrosinistra e a costruire un’alternativa credibile al governo Meloni”.

A proposito, il centrodestra toscano come sta?

“È destinato a restare all’opposizione. In 5 anni non hanno inciso in nessun modo, sono divisi su tutto. Sono tre opposizioni, ognuna con un candidato”.